In questi anni abbiamo scritto tanti articoli sulla Vendita di Opzioni e sull’importanza di Controllare il Rischio affiancando diversi accorgimenti.

Alcune soluzioni sono più efficaci su certi mercati: l’Acquisto di Opzioni più OTM, a copertura di quelle vendute, è una soluzione imprescindibile quando di si lavora con Opzioni su Azioni e Opzioni su Indici, ma è meno indicata lavorando con le Opzioni su Futures, che offrono alternative di controllo del rischio più efficaci in virtù degli orari più estesi di contrattazione.

Potrei definire PRIMA il rischio che sono disposto ad accettare e riacquistare le opzioni vendute quando l’Open Loss della posizione sale sopra una certa soglia predefinita (uno Stop Loss, per intenderci).

Potrei mantenere il Margine impiegato sotto una certa soglia, limitando in questo modo l’uso della Leva.

Dovrei sempre ragionare sempre su un Portafoglio di Strategie“un bravo assicuratore non ha un solo cliente”, e un avveduto venditore di opzioni (=assicuratore) sa bene quanto possa essere rischioso concentrare tutte le sue disponibilità su un’unica strategia o su un piccolo paniere di strategie. Una regola che il buon senso impone sempre di seguire è quella di non accettare mai un rischio sulla singola operazione superiore ad un 2 o 3% del proprio account, così da evitare sovraesposizioni su singoli trade, mantenendo un certo livello di diversificazione in portafoglio.

Potrei impiegare un sistema di Controllo sull’Equity Line della Strategia in Opzioni, che sulla base di regole predefinite possa disattivare quelle operatività le cui performance stanno iniziando a degradare rispetto alle aspettative.

Potrei difendere l’Opzione con il contratto Future sottostante, sia intervenendo per riportare a Delta Zero la posizione (Dynamic Hedging) sia  entrando con un future ogni volta che l’opzione è ATM  (Difesa Meccanica).

Quale è preferibile fra queste due modalità di Difesa dell’Opzione venduta con il Future sottostante?

Iniziamo ad analizzare una Strategia Short Strangle con le Opzioni Weekly sul Future EUR, dove ogni venerdì vendiamo 10 Opzioni Put e Call sullo Strike in corrispondenza di Delta +/- 0.3 e le portiamo a scadenza.

Alla fine del 2014 si vedono bene le criticità di un approccio basato sulla sola vendita a nudo, senza alcun accorgimento di controllo del rischio.

Perchè 10 contratti? Perché per poter intervenire sul future e riportare a Delta Zero la posizione (Dynamic Hedging) devo partire da un numero significativo di contratti di Opzione. Trattandosi del Future EUR, avremmo potuto anche utilizzare 1 solo contratto di Opzione Call e Put e impiegare il contratto Micro Future su EUR che è 1/10 del Future tradizionale, così da arrivare alla medesima proporzione (con questo accorgimento, potete, quindi, togliere uno “zero” da tutti gli importi che vedete sui grafici, dal Net Profit al Drawdown).

Iniziamo ad esaminare l’effetto dell’Hedging Dinamico con il contratto Future sottostante, dove, ogni giorno, neutralizziamo ogni scostamento sul Delta della posizione Short Strangle, superiore a 0.10, entrando in posizione con 1 Future. Se il giorno dopo l’ingresso in posizione (Delta=zero), EUR sale e la posizione Shot Strangle inizia a registrate un Delta Negativo, ad esempio di -0.12, compro 1 Future e riporto prossimo allo zero il Delta della posizione (ti ricordo che stiamo lavorando con 10 opzioni contro 1 Future). Se il giorno seguente, EUR è salito ancora, e il Delta della posizione complessiva (che era tornato prossimo allo zero) ora è sceso a -0.31, allora entrerò in posizione acquistando 3 Future per riportare il Delta complessivo prossimo a zero (ora sono Long con 4 Future, accanto alle solite 10 Call e 10 Put vendute)… e così via. 

Rispetto a non fare nulla (=la vendita a nudo delle opzioni) questa sembrerebbe una soluzione efficace, anche se l’equity line finale (quella nera) non è ancora poi così regolare. Qui sotto, come abbiamo tradotto sulla OptionLAB questa modalità di Dynamic Hedging: questa piattaforma permette, infatti, di testare questa modalità di controllo del rischio in pochi click, grazie a questa nuova funzionalità che abbiamo introdotto, dove andiamo ad indicare un target (in termini di Delta) da mantenere e una tolleranza che faccia scattare l’intervento con il Future (0.1 Delta x 10 contratti = 1 Delta).

Avrei però potuto attendere di intervenire con il Future per Delta Neutralizzare la posizione, di vedere il sottostante minacciare una delle due opzioni. E’ la seconda modalità di Dynamic Hedging che abbiamo testato qui sotto, con una soglia di attivazione a +/-5 Delta (con 10 contratti quindi 0.5 Delta se ragioniamo con 1 singolo contratto), che significa che aspettiamo ad intervenire finché la posizione non si “decentra”, e da qui iniziamo a riportare ogni giorno il Delta a zero, fermandoci però non appena lo Short Strangle non rientra sotto a Delta +/-3 (quindi torna a “ricentrarsi”).

Abbiamo introdotto, quindi, una soglia di Attivazione di questo Hedging Dinamico e una soglia di Disattivazione. E questo qui sotto è il pannello della OptionLAB dove poter impostare questa modalità e testarla. Il risultato, in questo specifico caso, non sembra migliorare granchè… ma stiamo parlando di uno Short Strangle con Opzioni Weekly e probabilmente questo genere di Difesa potrebbe rivelarsi più funzionale con posizioni che hanno una vita più lunga (Monthly, ad esempio).

Ed infine testiamo la modalità di Difesa che, da sempre, riteniamo essere la più efficace per questo genere di strategie (Short Strangle con Opzioni Weekly): quella che abbiamo chiamato DIFESA MECCANICA con il Future Sottostante. 

Questo qui sopra è il risultato ottenuto impiegando questa forma di controllo del rischio per difendere Opzioni vendute. Nell’immagine sotto al backtest della strategia si vede il Future entrare in posizione ogni volta che l’Opzione viene minacciata (=ATM) e gestire la posizione in maniera piuttosto semplice (qui stiamo usando uno stop loss monetario sul future), ma piuttosto efficace. Nessun accorgimento ulteriore, come invece adottiamo in altri mercati, ma credo che l’equity line (nera) qui sopra parli da sola… 

Quando mi chiedete perché ho scelto questa forma di Difesa (Meccanica) delle opzioni vendute, e non invece il Dynamic Hedging, la risposta è: perchè le abbiamo testate“. Non con la OptionLAB, che 10 anni fa non c’era ancora, ma su Excel, rilevando manualmente i premi delle opzioni e i prezzi del future… perché è da quel lavoro che sono nati i protocolli Short Strangle con Difesa Meccanica.

Questo su EUR è solo un esempio, naturalmente, ma sono ormai 10 anni che lavoriamo su queste operatività, e da 8 anni aggiorniamo mese dopo mese la contabilità delle operazioni Short Strangle con Difesa Meccanica inviate nei Segnali Operativi. Non parliamo di “backtest” quindi, ma dei risultati tracciati mese dopo mese di protocolli nati una decina di anni fa e che continuano a funzionare piuttosto bene, nonostante Cigni Neri, Tweet di Trump, attacchi terroristici ai pozzi dell’Arabia Saudita e ogni altra sventura di cui si riempe la bocca chi non è in grado di testare la più semplice strategia (perché se fosse davvero capace di eseguire il più semplice dei backtest, si renderebbe facilmente conto di cosa funziona davvero sui mercati e di cosa invece non ha mai funzionato). 

Questo primo grafico traccia l’andamento dei Protocolli Tradizionali Short Strangle Weekly con Difesa Meccanica su Euro Future, sul Mini S&P500, sul Mini Nasdaq 100 (attualmente inibito, ma tracciato qui sotto finché è stato attivo), sul Dollaro Australiano, sul Treasury Bond, dal 2011 ad oggi. In questa sezione del forum di QTLab contabilizziamo ogni operazione, mese dopo mese, e se vuoi approfondire meglio l’andamento di ogni struttura, ti invito a farlo qui (basta effettuare il login con la tua username e password di registrazione al sito di QTLab e puoi esaminare tutti questi risultati, da Settembre 2011 a Settembre 2019). 

Questo qui sotto è quello che è successo su questo portafoglio Strangle dall’inizio dell’anno ad oggi…

Stessa analisi per il Portafoglio degli Strangle Weekly con Difesa Meccanica, basati sui Protocolli EVO (introdotti dall’estate del 2016). Qui abbiamo tracciato le strutture su Mini S&P500, Mini Nasdaq 100, Euro EVO, Treasury Bond EVO.

E questo è come si sono comportati i Protocolli EVO da inizio 2019 ad ottobre 2019

A fine Febbraio 2019 abbiamo introdotto dei nuovi protocolli Strangle Weekly con Difesa Meccanica, che abbiamo chiamato Protocolli “R” (da Range): qui sotto potete vedere com’è andato questo portafoglio da quando abbiamo iniziato a pubblicare queste operazioni nel servizio Segnali Operativi.

L’equity di questo nuovo portafoglio sta aggiornando nuovi massimi, ma negli ultimi mesi in analisi non ha proprio funzionato tutto alla perfezione: queste sono le singole equity line di ogni mercato su cui lavorano questi nuovi protocolli, e si vede piuttosto bene come su alcuni abbiamo registrato risultati eccezionali (Soybeans, British Pound, Japanese Yen, Euro), su altri appena sufficienti (Canadian, T-Bond e T-Notes), mentre su due strumenti è scattatata l’inibizione (Crude Oil e Gold). Ma il risultato, in termini di Portafoglio, è stato questo qui sopra nel pannello viola.

 

Luca Giusti è un trader sistematico su Opzioni e su Futures dal 2002. Laurea in Economia, Dottorato di Ricerca in Direzione Aziendale, fondatore del progetto QTLab (Quantitative Trading LAB) in Svizzera, dove sviluppa metodologie di trading quantitativo. E’ advisor di due istituzionali e collabora con una software house (Da Vinci Fintech) con cui sviluppa piattaforme di analisi di dati finanziari, di backtest di strategie in Opzioni e di analisi di Portafogli (StrategyLAB e OptionLAB). Autore del libro “Trading Meccanico”, edito da Hoepli, Socio Ordinario Professional e docente del Master SIAT, è al suo secondo mandato come membro del comitato scientifico di questa associazione. E’ il docente dei corsi di QTLab sui Trading System e sull’Operatività con le Opzioni. Dal 2008 è relatore all’ITForum e al Tol EXPO di Borsa Italiana, è stato speaker al convegno internazionale IFTA 2017, relatore per TradeStation a Dubai nel 2016 su dei corsi di Trading Sistematico, e speaker in un convegno del CME Group a Londra nel 2019.