Segno positivo in chiusura di contrattazioni per la Borsa di Milano. A Piazza Affari, infatti, il Ftse Mib ha tagliato il traguardo con una progressione dell’1,2%. A spingere in avanti il listino di riferimento della borsa italiana sono stati Telecom Italia e Intesa Sanpaolo. Due titoli di peso non indifferente hanno praticamente preso per mano il mercato consentendo alla Borsa di Milano di indossare la maglia rosa tra tutte le piazze europee.

Ovviamente il rialzo centrato oggi da Piazza Affari è stato possibile grazie al supporto, giunto nel pomeriggio, della Borsa di Wall Street.

La piazza americana, infatti, ha aperto le contrattazioni con un verde intenso dopo la diffusione dei dati macro sul mercato del lavoro (Apertura Wall Street: indici positivi dopo tasso disoccupazione Usa).

Tornando ai due titoli citati, i motivi alla base della rispettiva progressione sono stati ovviamente diversi. Intesa Sanpaolo è infatti balzata in vetta in scia alla pubblicazione dei conti 2016 e alle decisioni sull’ammontare del dividendo (Dividendo Intesa Sanpaolo 2017: 17,8 cent per azioni ordinarie, 18,9 per le risparmio). La quotata, galvanizzata anche dalle parole di Messina sul 2017, ha poi chiuso avanti del 2,66%.

Molto positiva è stata anche la seduta di Telecom Italia. Il titolo dell’ex monopolista è stato sempre nei piani alti del paniere di riferimento chiudendo poi a +2,57% in attesa dei conti preliminari del quarto trimestre 2016 (Trimestrale Telecom Italia: ultime previsioni su ricavi e Ebitda trimestrali).

Senza variazioni di prezzo ha invece chiuso la seduta la terza grande osservata speciale di oggi, Unicredit. La big del settore bancario dopo forti oscillazioni ha chiuso sulla parità. Ovviamente l’attenzione del mercato è tutta rivolta all’avvio dell’aumento di capitale Unicredit in programma lunedì (Aumento capitale Unicredit: ok Consob alla nota informativa, si parte lunedì 6 febbraio).

Per quello che riguarda, invece, i peggiori di oggi, la maglia nera è andata a Moncler che ha perso l’1,12%.

Seduta negativa anche per UBI Banca che ha lasciato sul parterre lo 0,36%.