Per il momento niente da fare circa l’acquisizione di banca Carige. Il fondo americano di Minneapolis Värde ed il colosso BlackRock sono gli unici due soggetti che attualmente hanno presentato delle analisi al fine di acquisire la banca in stato di stress.

Da quanto riporta il Sole 24 Ore le due entità avevano manifestato interessi non vincolanti ed entro massimo metà aprile dovevano effettuare una proposta vincolante. Al momento del confronto con i rappresentanti delle controparti, formati dai 3 commissari straordinari di banca Carige (Fabio Innocenzi, Raffaele Lener e Pietro Modiano, ) e dalla famiglia Malcanza (la quale detiene una partecipazione del 27,5%) si sono presentati degli ostacoli; da vedere se in futuro ci saranno dei cambi di rotta.

Da alcune fonti vicine al fondo si apprende che ” conclusa la due diligence, Värde ritiene che non ci siano i presupposti per un’offerta vincolante per Banca carige nei tempi previsti”.

Anche il colosso dell’asset management BlackRock ieri ha dichiarato di non esser disponibile ad entrare nell’operazione; Andrea Viganò, responsabile di BlackRock per l’Italia, ha infatti detto che “l’idea che BlackRock in modo proprietario stia per comprarsi una banca non ha base. Noi, se compriamo, compriamo altri asset manager o tecnologie. Questo è il nostro mestiere”. Al limite il colosso potrebbe partecipare alla manovra tramite un fondo specializzato nella gestione di asset in difficoltà,  in ottica di potenziali partnership, e comunque in modo marginale rispetto agli interventi necessari a ripulire la banca da 1,9 milioni di crediti deteriorati.

Da segnalare inoltre che la Bce ha notificato la decisione di prorogare al 30 settembre 2019 il termine dell’amministrazione straordinaria dell’istituto di credito. È stato quindi confermato il mandato dei commissari e dei soggetti del comitato di sorveglianza (Gian Luca Brancadoro, Alessandro Zanotti e Andrea Guacero), per l’arco di tempo necessario a consentire ai commissari di attuare le manovre correttive atte ad assicurare il rispetto, in modo sostenibile, dei requisiti prudenziali.