Questa notte, al termine di una assemblea fiume degli azionisti, Monte dei Paschi ha reso noto che nell’ambito dell’aumento di capitale da 5 miliardi di euro, il prezzo massimo di sottoscrizione delle nuove azioni è stato fissato in 24,9 euro per azione, tenuto conto del raggruppamento già annunciato (nel rapporto di 1 nuova azione ogni 100 azioni esistenti: MPS, proposto raggruppamento azionario: 1 nuova azione ogni 100 possedute).

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena ha anche deliberato di dichiarare inscindibile l’aumento di capitale per 5 miliardi (comprensivo dell’eventuale sovrapprezzo), da liberarsi integralmente entro il 31 dicembre 2016, nonché, in esercizio parziale della delega attribuita, di aumentare a pagamento il capitale sociale, con esclusione del diritto di opzione per un importo massimo complessivo di Euro 4.289.

544.540,04 (comprensivo dell’eventuale sovrapprezzo) al servizio del Liability Management (LME), già deliberato in data 14 novembre 2016. Qualora l’operazione complessiva di aumento di capitale inscindibile per Euro 5 miliardi non dovesse essere effettuata, la componente di aumento inerente il Liability Management non troverà esecuzione.

L’aumento di capitale sarà da liberarsi esclusivamente in denaro mediante re-investimento del corrispettivo dell’acquisto degli strumenti finanziari oggetto delle operazioni di Liability Management già annunciato, mediante emissione di azioni ordinarie prive del valore nominale, con godimento regolare, nel numero massimo che verrà fissato in funzione del rapporto tra il corrispettivo per l’acquisto previsto per ciascuna specifica categoria di strumenti finanziari oggetto di LME e il prezzo di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione. Tale prezzo sarà pari a quello che lo stesso Consiglio fisserà con successiva delibera per le azioni da emettersi nell’ambito di offerte di sottoscrizione finalizzate al collocamento della restante porzione del complessivo aumento di capitale da Euro 5 miliardi. Il Consiglio ha per finire stabilito che l’eventuale parte dell’aumento di capitale al servizio dell’LME non sottoscritta potrà essere riservata ad eventuali altre tranches dell’aumento di capitale complessivo.

Per quanto riguarda le tempistiche dell’operazione di ricapitalizzazione non ci sono state comunicazioni ufficiali precise. A differenza della conversione dei bond subordinati Mps che dovrebbe partire il prossimo 28 novembre se, entro oggi, dovesse arrivare il via libera di Consob al prospetto della conversione, per quanto riguarda la ricapitalizzazione di Mps si possono fare solo delle ipotesi (Banca Mps: approvato aumento di capitale, ma prima c’è la conversione dei bond).

Stando alle parole di Marco Morelli, l’aumento di capitale di Mps potrebbe partire attorno al 7-8 dicembre e concludersi entro Natale. Se queste date fossero confermate sarebbe evidente che la strategia del management di Mps è quella di attendere l’esito del referendum costituzionale del 4 dicembre per poi procedere. L’avvio dell’operazione sarebbe comunque indipendente dal risultato del voto. Già ieri, infatti, nel corso del suo intervento in assemblea, lo stesso Morelli aveva affermato che il piano di risanamento di Mps procederà indipendentemente dal risultato elettorale.

Ad ogni modo, al di là del giorno preciso di partenza dell’operazione, su una cosa il numero uno di Monte dei Paschi è stato molto chiaro: l’operazione di ricapitalizzazione della società va completata entro fine anno. Solo in questo modo, infatti, sarebbero rispettate le scadenze imposte dalla Banca Centrale Europea.

La reazione di Monte dei Paschi in Borsa

A differenza di quanto avvenuto ieri, oggi l’aria su Monte dei Paschi è decisamente negativa. La banca senese, dopo circa un’ora dall’avvio degli scambi, sta segnando un calo teorico di oltre 5 punti percentuali (MPS subito sospesa in Borsa, titolo sommerso dalle vendite). E’ evidente che dopo il via libera da parte dell’assemblea degli azionisti all’aumento di capitale di Mps, sul titolo siano scattate l prese di beneficio.