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Oggi: 14 Ago, 2025

Età pensione in aumento a 64,8: lo dice direttamente l’INPS

L’età media pensionabile in Italia sale a 64,8 anni, riflettendo restrizioni e incentivi a posticipare. Lo dice l'ultimo rapporto INPS
4 settimane fa
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Pensioni
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L’età in cui si va in pensione in Italia, nel 2024 si è assestato sui 64,8 (ossia 64 anni è 8 mesi). In incremento di circa due anni rispetto all’anno prima.

Lo dice direttamente l’INPS nel XXIV Rapporto annuale presentato alla Camera direttamente dal presidente Gabriele Fava. Un rapporto che pur analizzando dati non attuali (ossia al 2025) evidenzia, comunque, un incremento dell’età in cui lavoratori e lavoratrici escono dal mondo del lavoro. E le motivazioni di detto incremento sono diverse.

Pensione in Italia: tra anticipo e vecchiaia

Tra forme di pensionamento anticipato e pensione di vecchiaia, diversi sono oggi i requisiti anagrafici e contributivi per lasciare il mondo del lavoro.

Spiccano sicuramente Quota 103 e il pensionamento anticipato ordinario. Quota 103, dal 2023, permette di andare in pensione con 62 anni di età e 41 anni di contributi. Per ora è prevista fino al 31 dicembre 2023, ossia per chi matura i requisiti entro la fine di quest’anno. In discussione la proroga.

C’è poi la pensione anticipata ordinaria che permette di andarsene a riposo a prescindere dall’età anagrafica. Ma richiede una carriera contributiva lunga. Servono, infatti:

  • 42 anni e 10 mesi di contributi, per gli uomini;
  • 41 anni e 10 mesi di contributi, per le donne.

A queste forme se ne aggiungono altre che permettono la pensione anticipata: Opzione donna, Ape sociale e pensione precoci.
C’è poi la pensione di vecchiaia. Ossia il pensionamento a 67 anni di età con 20 anni di contributi. E i 67 anni rappresentano oggi per l’Italia l’età di pensionamento ordinaria. Ma si prevede un aumento dell’età pensionabile oltre i 67 anni dal 2027. Il governo sta lavorando per evitare tale aumento.

L’incentivo per chi rimanda il pensionamento

Per il 2025, chi matura i requisiti per Quota 103 ovvero per l’anticipata ordinaria e decide di continuare a lavorare senza andare in pensione, può optare per il c.d. bonus Giorgetti (ex bonus Maroni).

In sostanza optando per il bonus, il lavoratore riceverà una busta paga più alta. L’aumento è legato al fatto che il lavoratore non vedrà trattenersi la quota di contributi previdenziali IVS a proprio carico. Attenzione agli effetti sulla pensione futura. Il montante contributivo sarà più basso e, quindi, assegno mensile più basso.

In realtà il bonus esisteva già anche gli scorsi anni, ma era legato solo a Quota 103. La versione 2025, invece, prevede anche che il beneficio possa essere scelto anche da chi matura i requisiti per la pensione anticipata ordinaria. Si consideri anche che la parte di retribuzione in più è esentasse.

Età pensione in Italia: si sale di due anni

Ritornando all’ultimo rapporto INPS presentato alla Camera, il presidente Fava illustra come nel 2024, l’età media per il pensionamento nel nostro paese è passata a 64,8, rispetto ai 62,4 del 2023. Un incremento che risulta più marcato per le lavoratrici (1 anni e 5 mesi in più rispetto agli uomini).

Le motivazioni principali sono state individuate in due. La prima è rappresentata dalle restrizioni messe ai requisiti per l’accesso alle forme di pensionamento anticipato.

In particolare a quelle delle Quote. Ad esempio, con Quota 100 in vigore fino al 2021 si poteva uscire con 62 anni di età e 38 di contributi. Ha fatto poi seguito Quota 102 (64 anni di età e 38 di contributi). A queste da ultimo ha fatto seguito Quota 103, che come visto chiede 62 anni di età e 41 di contributi.

L’innalzamento dell’età media in cui si esce dal mondo del lavoro è da ricercare anche nell’incentivo sopra illustrato (bonus Maroni ora Giorgetti). L’incentivo, indice i lavoratori e le lavoratrici a rimandare la pensione per garantirsi uno stipendio più alto oggi a discapito di un assegno mensile futuro più basso.

Riassumendo

  • Nel 2024 l’età media di pensionamento in Italia è salita a 64,8 anni.
  • Le pensioni anticipate includono Quota 103, anticipata ordinaria, Opzione donna, Ape sociale e precoci.
  • Quota 103 richiede 62 anni d’età e 41 anni di contributi.
  • L’anticipata ordinaria richiede 42 anni e 10 mesi (uomini), 41 e 10 (donne).
  • Il bonus Giorgetti incentiva a lavorare oltre i requisiti, aumentando temporaneamente la busta paga.
  • L’aumento dell’età media è causato da restrizioni e incentivi a posticipare il ritiro.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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