Dal 2000 il tuo quotidiano indipendente su Economia, Mercati, Fisco e Pensioni
Oggi: 05 Dic, 2025

Elon Musk riceverà altri 1.000 miliardi di dollari da Tesla come compenso

Il fondatore di Tesla, Elon Musk, riceverà un compenso di 1.000 miliardi di dollari nei prossimi anni al verificarsi di alcuni eventi.
4 settimane fa
2 minuti di lettura
Elon Musk riceverà compenso di 1.000 miliardi di dollari
Elon Musk riceverà compenso di 1.000 miliardi di dollari © Licenza Creative Commons

Si trovava ad Austin, Texas, quando ha ricevuto la notizia. E ha reagito a modo suo, cantando e ballando davanti al pubblico: “Non stiamo solo imbarcandoci in un nuovo capitolo di Tesla, ma in un nuovo libro”. Gli azionisti della sua creatura avevano appena approvato un compenso di 1.000 miliardi di dollari per Elon Musk. L’uomo, che è già il più ricco del pianeta con un patrimonio netto stimato a quasi 500 miliardi, potrebbe diventare nei prossimi anni anche il primo “trilionario” della storia.

Compenso di Musk, sì e no in assemblea

Non sarà un compenso in contanti, bensì in nuove azioni.

Egli passerebbe, infatti, dal possedere una quota del 13% come oggi al 25%. L’esito della votazione era molto atteso e aveva provocato nervosismo in borsa. I proxy advisor Glass Lewiss e ISS avevano invitato gli azionisti a votare contro. Il fondo sovrano norvegese e il fondo pensione per i dipendenti pubblici della California (Calpers) hanno confermato la loro opposizione. Ma il via libera è passato con il 75% dei voti. Hanno approvato il pacchetto soci forti come Vanguard, BlackRock, State Street e Charles Schwab.

Capitalizzazione Tesla fino a 8.500 miliardi

Nelle ultime settimane, il presidente Robin Denholm aveva fatto campagna per convincere gli azionisti ad approvare il maxi-compenso per Musk, rischiando altrimenti di perderlo. Lo scorso anno, i giudici avevano bocciato un altro pacchetto da 56 miliardi, in quanto hanno ritenuto che fosse stato approvato da membri del board vicini al fondatore e, quindi, non indipendenti.

Per Musk riscuotere i prossimi 1.000 miliardi di compenso non sarà, tuttavia, una passeggiata. Dovrà raggiungere numerosi obiettivi. Le azioni gli saranno offerte in dodici rate.

La prima sarà incassata se la capitalizzazione di Tesla salirà dagli attuali 1.500 a 2.000 miliardi. Le successive nove saranno tutte emesse ad ogni incremento in borsa di 500 miliardi. Le ultime due, infine, ad ogni balzo di 1.000 miliardi. Pertanto, Tesla dovrebbe capitalizzare 8.500 miliardi per consentire al fondatore di ricevere il massimo del pacchetto.

Altri obiettivi da centrare

E non solo. La società dovrà anche vendere 20 milioni di auto elettriche, 10 milioni di sottoscrizioni per la guida autonoma, 1 milione di umanoidi e 1 milione di robotaxi per operazioni commerciali. E gli utili adjusted dovranno salire a 400 miliardi. La società ha venduto nel terzo trimestre di quest’anno 498.000 auto, maturato ricavi per 28 miliardi e un profitto netto di 1,389 miliardi. Il suo attuale rapporto tra prezzi e utili si attesta a 260, quasi dieci volte in più la media per le società quotate all’S&P 500.

Le azioni Tesla sono in rialzo nel pre-market, in quanto la vittoria di Musk sul maxi-compenso elimina il rischio che possa abbandonare la guida della società. Sono aumentate del 17,6% dall’inizio dell’anno e del 230% in cinque anni. Il 2025 è stato, però, un anno turbolento. La vicinanza al presidente Donald Trump e il ruolo ricoperto per qualche mese alla guida del DOGE, il Dipartimento per l’efficientamento governativo, hanno indisposto la clientela di sinistra. Secondo un paper del National Bureau of Economic Research, le vendite tra l’ottobre del 2022 e l’aprile scorso sarebbero state tra il 67% e l’83% più alte se Musk non si fosse impegnato in politica.

Compenso di Musk segna distanze tra USA ed Europa

Fa impressione apprendere che il solo compenso possibile per Musk nei prossimi anni ammonterebbe a più di quanto capitalizzi l’intera borsa italiana oggi. Nei giorni scorsi vi abbiamo dato notizia del fatto che NVIDIA abbia superato i 5.000 miliardi di capitalizzazione, prima al mondo. I numeri in gioco a Wall Street diventano sempre più eclatanti. Segnalano le forti distanze con il resto del pianeta, dove le misure sono decine o centinaia di volte inferiori. E quando si resta così troppo indietro, la reazione classica non può che essere quella del moralismo. Leggerete fiumi di commenti indignati contro il piano approvato ieri. Si parlerà di disuguaglianze e perdita del senso della misura. Molto più banalmente, con l’America ci separa sempre più un oceano di innovazione e vivacità economica.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

-Barclays: Certificate a Capitale Protetto su Indici Azionari Europei con Partecipazione Up
Articolo precedente

Certificate a Capitale Protetto su Indici Azionari UE con Partecipazione Up

assegno unico 2025
Articolo seguente

Assegno unico figli, novembre 2025: quando arriva il bonifico sul conto