Il settore dei viaggi e turismo è stato sicuramente uno dei più penalizzati dalla pandemia da coronavirus, che durante il 2020 ha mandato in fumo un giro d’affari milionario. La speranza è di una ripartenza durante la primavera 2021, quando potrebbe ripartire anche il turismo organizzato

La ripresa nel 2021

I divieti di spostamento tra Regioni e la situazione in generale, ha cancellato migliaia di viaggi natalizi, un mercato fiorente che gira intorno non solo alle vacanze sulla neve, ma anche ai Capodanni nelle Capitali o esodi verso mete calde.

La salvezza potrebbe arrivare con la distribuzione del vaccino e con la decisione dell’Unione Europea di dotarsi di regole comuni per viaggi intra-Ue come un sistema di tamponi rapidi in tutti gli aeroporti europei. In questo modo, a giovarne sarebbero anche il trasporto aereo particolarmente penalizzato. 

A credere nella ripresa è anche Michael O’Leary, ceo di Ryanair, che ha parlato di ripresa per l’estate 2021 e di un traffico passeggeri che potrebbe tornare al 75% o 80% dei livelli pre-crisi. 

Nel frattempo, il settore si è reinventato con il turismo di prossimità e itinerari slow in luoghi poco popolari come borghi e cammini. 

La crisi nera per le vacanze invernali

Le vacanze invernali, intanto, sembrano in crisi nera. Secondo il direttore generale di Federalberghi, Alessandro Massimo Nucara, le prospettive di fatturato parlano di un 90% in fumo. Queste le sue parole come riporta Agi

Se è vero che in un anno ‘normale’ sono circa 19 milioni gli italiani che si mettono in viaggio tra Natale e l’Epifania, con una spesa media di circa 730 euro a persona (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) per un giro d’affari complessivo di 14 miliardi di euro prevediamo che il 90% di tutto questo andra’ perduto. Facciamo un esempio il cenone di Capodanno: è pur vero che si potrà cenare in camera, ma poniamo che si vada a Firenze.

Dalle 18 è tutto chiuso, quindi non resta che andare in albergo, dove si potrà cenare solo in camera. Ma allora tanto vale restare a casa.

Il direttore ha fatto notare che nonostante gli alberghi aperti a Capodanno, a rimanere chiusi a casa saranno gli italiani. Per una coppia la cena in hotel in camera può essere anche allettante, così come, un milanese può andare a Livigno ma poi alle 18 non saprebbe che fare. Per il turismo invernale, che conta molto anche sul periodo di Natale, si tratta di una perdita enorme. Si spera, quindi, nella ripresa nel 2021. 

Vedi anche: I viaggi che cambiano post coronavirus: come saranno il prossimo anno

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