Soltanto pochi giorni fa Ripple occupava la seconda posizione della top 10 delle criptovalute in base al valore complessivo del market cap. Con oltre 120 miliardi di dollari, guardava dall’alto verso il basso tutte le altre criptovalute all’ombra di Bitcoin, inclusa Ethereum. La situazione è cambiata drasticamente a partire dall’ultimo weekend, quando da Coinbase è arrivata la chiusura alla criptomoneta. Un no su cui in tanti si sono posti degli interrogativi più o meno validi, alla luce di quanto accaduto nei giorni successivi.

Oggi il valore di capitalizzazione azionaria di Ripple si è dimezzato, toccando quota 64 miliardi. Una situazione disastrosa? Per i profani forse, non per chi è abituato alla volatilità dell’universo delle criptovalute. Se a livello giornalistico conviene dire che Ripple viaggia su un binario morto, destinazione capolinea/fallimento, dal punto di vista del mercato tale prospettiva è poco realistica, se non alquanto fantasiosa. La criptovaluta di Chris Larsen è entrata in una fase di correzione, rispetto al rialzo esagerato avuto tra la fine di dicembre e i primi 3 giorni di gennaio. Non possiamo nascondere che la questione Coinbase non abbia avuto un effetto negativo in queste giornate, ma è inopportuno far credere alle persone che il progetto ambizioso e – soprattutto – solido di Ripple sia arrivato alla sua conclusione. Semplicemente, non saremmo onesti.

Top 10 criptovalute: Ripple in fase di correzione, new entry in classifica

La classifica aggiornata

  1. Bitcoin $13.520,90 (-6,09%)
  2. Ethereum $1.212,57 (-12,41%)
  3. Ripple $1,66 (-14,64%)
  4. Bitcoin Cash $2.479,93 (-0,65%)
  5. Cardano $0,640059 (-14,69%)
  6. Litecoin $231,21 (-5,68%)
  7. Nem $1,30 (-11,14%)
  8. Iota $3,32 (-4,79%)
  9. Stellar $0,476520 (-11,84%)
  10. Dash $1.011,60 (-7,47%)

Top 10 criptovalute: Bitcoin trascina al ribasso tutte le altre

Anche se ha chiuso la giornata in negativo, facendo registrare un -12 per cento rispetto alla giornata precedente, Ethereum continua a mantenere una capitalizzazione azionaria intorno ai 120 miliardi di euro. Nella giornata di ieri, all’inizio, ha toccato la cifra di $1.390 dollari, salvo poi cominciare una lenta discesa, fino a chiudere al valore indicato nella classifica qui sopra, ovvero $1.212,57 dollari.

La peggiore di tutte è Cardano, che come Ripple perde oltre il 14 per cento in sole 24 ore.

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