La pandemia di Covid 19 ha avuto ripercussioni anche sugli stipendi dei top manager. Secondo l’ultimo report di Mediobanca Securities, il monte stipendi di presidenti e amministratori delegati è calato complessivamente di 21 milioni di euro, vale a dire il 17 per cento in meno rispetto a quanto fatto registrare l’anno prima, per una retribuzione media di circa 2 milioni di euro lordi.

Stipendi giù per alcuni

Chi ha visto precipitare il proprio stipendio tra i top manager è il numero uno di Campari, Luca Garavoglia, con una riduzione del 94,4 per cento.

Ultimo della top 10 che segue è John Elkann, che contiene le perdite a 2 milioni di euro, con una riduzione di poco inferiore al 20 per cento.

Gli stipendi dei top manager

-Luca Garavoglia (presidente Campari) ha percepito nel 2020 il 94,4 per cento in meno rispetto all’anno precedente, pari a una perdita di 0,8 milioni di euro
-Fabio Cerchiai (presidente Atlantia) ha guadagnato il 56,1 per cento in meno rispetto al 2019, per una perdita complessiva di 1,3 milioni di euro
-Remo Ruffini (presidente Moncler) ha ricevuto uno stipendio inferiore del 36,5 per cento rispetto all’anno 2019, con una riduzione del compenso pari a 2,4 milioni di euro
-Marco Tronchetti Provera (vice presidente Pirelli) ha percepito uno stipendio nel 2020 inferiore al 36,3 per cento, pari a una perdita di 1,6 milioni di euro
-Jean-Marc Chery (presidente STM) ha guadagnato il 26,4 per cento in meno rispetto al 2019, per una perdita complessiva di 1,7 milioni di euro.

-Fritz Squindo (direttore generale Recordati) ha ricevuto uno stipendio inferiore del 26,4 per cento rispetto all’anno 2019, con una riduzione del compenso pari a 0,3 milioni di euro
-Alessandro Profumo (amministratore delegato Leonardo) ha percepito uno stipendio nel 2020 inferiore al 26,4 per cento, pari a una perdita di 0,5 milioni di euro
-Andrea Casalucci (direttore generale Pirelli) ha guadagnato il 26,4 per cento in meno rispetto al 2019, per una perdita complessiva di 0,3 milioni di euro
-Paolo Rocca (presidente e amministratore delegato Tenaris) ha ricevuto uno stipendio inferiore del 20 per cento rispetto all’anno 2019, con una riduzione del compenso pari a 1,1 milioni di euro
-John Elkann (presidente e amministratore delegato Exor) ha percepito uno stipendio nel 2020 inferiore al 19,1 per cento, pari a una perdita di 2 milioni di euro.

Vedi anche: Stipendi manager della finanza: sul podio anche un italiano

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