Confcommercio ha di recente pubblicato i dati su quanto ogni italiano all’anno consuma per le cosiddette spese obbligate, impossibili da evitare se si vuole vivere. Dal pagamento delle bollette all’acquisto degli alimentari, passando per il carburante e l’assicurazione. In media, ha calcolato l’ufficio studi della Confcommercio, un cittadino in Italia deve affrontare ogni anno spese obbligate per un totale di 7.300 euro. In misura percentuale, le spese obbligate corrispondono al 40,7 per cento del totale dei consumi, una percentuale in ribasso di un punto percentuale rispetto a quella fatta registrare nel 2014, quando il valore aveva raggiunto il 41,8 per cento.

Spese per l’abitazione in pole

Le spese per l’abitazione restano ad oggi le principali da sostenere durante i dodici mesi. Sotto questa voce rientrano tutte quelle spese concernenti gli affitti, le bollette e le manutenzioni, che da sole valgono per 4.200 euro, dunque circa il 60 per cento del totale delle spese obbligate. La spesa al supermercato, invece, costa ad ogni italiano una cifra media pari a 2.681 euro, un dato in ribasso in termini percentuali (da 15,2 al 15 per cento sul totale dei consumi) se si prende come riferimento il valore registrato quattro anni fa. Un altro dato inserito nello studio di Confcommercio è quello legato alla spesa per la sanità, che incide per il 3,5 per cento, un valore pari a 629 euro a testa.

Si arriva a quota 17.864 euro

Per una panoramica più generale, relativa alla spesa complessiva pro capite nel 2018, il valore arriva a quota 17.864 euro. Oltre alle spese obbligate, vengono aggiunte anche tutte le altre spese commercializzabili, che vanno dall’arredamento della propria abitazione all’acquisto di capi d’abbigliamento, senza dimenticare le spese per le vacanze estive o invernali, in aggiunta a quelle che occupano la sfera tecnologica. Sul totale dei consumi, le spese cosiddette commercializzabili incidono sul 60 per cento, essendo pari a 10.600 euro.

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