Lo smart working è diventato parte integrante della vita di molti lavoratori. Negli ultimi mesi la scoperta del lavoro agile è stata forzata dal coronavirus, che ha obbligato una larga di dipendenti a operare da casa. Una situazione che sembra aver mutato per sempre il modo di lavorare, tanto che molte aziende, anche note, hanno deciso di mantenere questa modalità anche in futuro. 

Basti pensare a Twitter o Google, tanto per fare qualche nome. 

Il caso Schroders

Un nuovo caso noto riguarda la società di asset management Schroders, la quale ha deciso che i propri dipendenti potranno lavorare da casa tutti i giorni.

La decisione è arrivata dopo un sondaggio interno in cui la società ha visto che la maggior parte dei dipendenti erano propensi a lavorare da casa perché o in ufficio non si sentivano sicuri o avevano notato di essere più produttivi operando da remoto.

 

L’amministratore delegato Peter Harrison, come scrive Il Corriere, ha affermato che «La pandemia ha cambiato in modo irrevocabile il modo in cui viviamo. La relazione tra comunità e imprese non sarà più la stessa, l’ufficio diventerà un posto d’incontro dove riunire la squadra per parlare, ma la gente lavorerà da casa». Tutto ciò però potrebbe causare un vero e proprio problema per il centro di Londra, praticamente svuotato, soprattutto nella zone finanziaria della città, dove bar e ristoranti temono il peggio. 

Gli effetti dello smart working

Secondo una ricerca della Stern School of Business della New York University e dell’Harvard Business School per l’Ufficio nazionale statunitense per le ricerche economiche, tra gli effetti a lungo termine dello smart working ci sono sicuramente più ore di lavoro, anche se da casa, molte più email scambiate e più tempo passato virtualmente con i colleghi di lavoro.

 

In base alla ricerca, che ha preso in considerazione le abitudini di lavoro di 3,1 milioni di persone anche in Italia, si è appurato che rispetto al passato si lavorano 48 minuti in più nonostante il tempo risparmiato per recarsi al lavoro.

Sono anche aumentati gli incontri virtuali con i colleghi su Zoom o Teams così come l’invio di email interne. In genere si sta più attaccati al cellulare e al computer e in alcuni casi si finisce di lavorare anche dopo cena. 

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