Ormai la parola smart working è diventata estremamente comune negli ultimi mesi. Prima del lockdown erano in pochi a conoscere il lavoro agile, soprattutto in Italia, dove il lavoro da remoto non era una pratica troppo comune rispetto ad altri paesi. Il coronavirus ha cambiato anche il modo di lavorare e imposto a dipendenti pubblici e privati di operare da casa. Ad oggi sono ancora moltissimi gli italiani che continuano a lavorare in smart working, anche in maniera parziale e si pensa che sarà così anche in futuro.

 

Lavorare in smart working anche in hotel

Abbiamo visto che lo smart working ha parecchi vantaggi ma anche svantaggi legati perlopiù alla salute fisica (mal di schiena cronico e via dicendo) e mentale (meno socialità). Proprio per questo la start up  DayBreakhotels.com ha pensato ad una modalità di smart working dalla camera di un hotel e non tra le quattro mura domestiche. Lavorare da casa, infatti, alla lunga potrebbe distrarre o far rischiare di lavorare più ore proprio perché ci si trova già in casa. Senza contare che restare ogni giorno nello stesso ambiente potrebbe essere deleterio e meno produttivo. L’idea, insomma, è quella di usare delle camere di hotel da adibire a stanza di lavoro per unire l’utile al dilettevole.

Non è la prima volta che si parla di smart working e hotel. Alcune aziende avevano dato l’opportunità ai dipendenti di lavorare una settimana da un villaggio vacanze per mixare lavoro e relax. In questo momento in cui anche le strutture alberghiere soffrono per via del calo delle prenotazioni, l’idea della start romana è quella di stanze di hotel di lusso anche di giorno per lavorare e dare una mano al settore profondamente in crisi. Nella pratica, invece che lavorare da casa, è possibile optare per una stanza ariosa e spaziosa con scrivania, Wi-Fi, zone business per riunioni e conference call e usufruire anche dei servizi dell’hotel quali centro benessere e piscine per staccare la spina.

 

Il futuro dello smart working

Nel frattempo,  il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, durante un’audizione congiunta delle commissioni Bilancio di Camera e Senato ha fatto sapere che si stanno esaminando interventi per sostenere il mercato del lavoro: “Sono all’esame interventi per sostenere il mercato del lavoro a ripartire con assunzioni a tempo indeterminato e alle imprese a fare uscire lavoratori dalla cassa integrazione, una deroga alle norme sui contratti a termine e la proroga delle procedure semplificate per lo smart working nel privato”.

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