La sharing economy dilaga e non si tratta più soltanto di condividere un passaggio in auto o un parcheggio per risparmiare, ormai il concetto di economia condivisa va ben oltre e coinvolge case, viaggi, libri, vestiti, biciclette e persino attrezzi. E’ il risultato di una ricerca svolta da Car2go che sottolinea come solo un oggetto sembra, per così dire, incondivisibile: il caro vecchio cellulare.

I 10 oggetti più amati per la sharing economy

Lo studio di Car2go, provider di automobili condivise a flusso libero controllato dal tedesco Daimler, ha voluto esaminare quali sono i beni e i servizi che gli individui sono disposti a condividere, un modo per risparmiare, per evitare sprechi ambientali e nello stesso tempo far provare quel senso di appartenenza di cui la sharing economy va fiera.

La lista degli oggetti sempre più condivisi non stupisce più di tanto:

  1. L’automobile. La macchina è in pole con 2,9 milioni di utenti segnalati da Car2go e 22 milioni di noleggi. La condivisione dell’auto è un fenomeno sempre più in crescita, con il costo in netta salita del carburante, d’altronde, non potrebbe essere altrimenti.
  2. Il viaggio in auto. La seconda posizione è per uno dei servizi condivisi più amati. Basti pensare al caro Uber, che ha dato filo da torcere ai taxisti. A proposito di taxi bisogna tenere conto di Mytaxi, l’app che consente di mediare il passaggio e che vanta 40 milioni di viaggi annui.
  3. L’appartamento (o la casa). Che sia per viaggio, lavoro o esperienza personale anche condividere le mura domestiche non è più un problema basti pensare al Couchsurfing o a piattaforme come Airbn, ormai ben noti anche in Italia.
  4. Il parcheggio o meglio il parcheggio condiviso. Sicuramente una realtà sempre più presente in un mondo dove cercare il posto per la macchina è molto spesso un incubo.
  5.  La bici. Con il bikesharing si raggiungono cifre da capogiro per ciò che riguarda la condivisione e il noleggio di biciclette in città, un mezzo ecologico e salutare per spostarsi. Ne sa qualcosa CitiBike che conta 14milioni di spostamenti annui.
  6.  Gli utensili. Gli oggetti di uso comune che però non vengono utilizzati tutti i giorni si prestano bene alla sharing economy tanto che stanno nascendo piattaforme apposite.
  7. Le scrivanie. In pochi si sarebbero aspettati di trovare anche una scrivania o comunque uno spazio di lavoro. Nascono così piattaforme come ShareDesk per noleggiare stanze ad ore per lavorare. Si tratta di un’idea che piace anche alle aziende per tagliare i costi.
  8. Libri. Basti pensare alla biblioteca e il concetto di prendere in prestito un libro per capire piattaforme come BookMooch, che senza tanti giri di parole consente di condividere i libri.
  9. Abbigliamento. Un fenomeno tutto americano in cui molte donne hanno l’abitudine di indossare una o due volte un abito per poi lasciarlo nell’armadio. Più facile allora noleggiare vestiti come permette di fare RentaRunway, una realtà americana di successo.
  10. Praticamente tutto. Alcune piattaforme consentono di condividere davvero tutto, persino giochi da tavolo o attrezzature sportive.

 

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