Sono già tre gli indagati della Procura di Torino tra i giocatori di Serie A sullo scandalo scommesse sportive. E stando alle dichiarazioni rese dall’ex agente dei paparazzi Fabrizio Corona, il loro numero potrebbe salire a dieci. Oltre a Nicolò Fagioli, Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali, costretti a lasciare Coverciano e temporaneamente la Nazionale azzurra. L’ex Milan ha ammesso i problemi di ludopatia e tra le lacrime avrebbe espresso ai suoi cari la volontà di essere curato. Il caso sta diventando molto delicato e rischia di avere conseguenze dirompenti sul calcio italiano.

Zaniolo e Tonali non giocano più negli stessi club in cui erano alle dipendenze ai tempi in cui sarebbero avvenute le scommesse illecitamente. Il primo non ha neppure ammesso di avere scommesso su partite di calcio, bensì solo su poker e blackjack. Il problema è che lo avrebbero fatto su siti illegali e ciò potrebbe costargli ugualmente caro. L’ex romanista nel frattempo gioca all’Aston Villa e prima ancora era stato al Galatasaray.

Scandalo scommesse colpo per Newcastle

Tonali, invece, ha lasciato il Milan solamente da poche settimane. E’ oggi un giocatore del Newcastle, dove ha debuttato segnando una rete tra l’acclamazione dei tifosi. La società rossonera lo ha ceduto in estate al club inglese per 70 milioni di euro, oltre a un 10% che gli spetterebbe nel caso di rivendita a una terza squadra. Un incasso che ha consentito al club di chiudere il bilancio al 30 giugno 2023 in attivo. Lo stipendio del centrocampista è stato fissato in 7 milioni di sterline a stagione con un contratto quadriennale.

Alla luce dello scandalo scommesse, la cessione di Tonali potrebbe essere annullata? I fatti sono questi. In caso di condanna, Tonali rischierebbe “almeno tre anni di squalifica“. Questa riguarderebbe non solo la Serie A, ma qualsiasi altro campionato, nonché i tornei FIFA e UEFA.

Insomma, il Newcastle avrebbe speso una barca di soldi per nulla. Potrebbe solamente azzerargli lo stipendio. E avrebbe titoli per rivalersi sul Milan? In teoria, sì. Ma ciò accadrebbe nel caso in cui fosse accertato che almeno uno degli alti dirigenti rossoneri fosse stato a conoscenza del “vizietto” di Tonali. In quel caso, alla società sarebbe contestata l’omessa denuncia.

Tuttavia, non sembra essere questo lo scenario. Sempre stando alle dichiarazioni di Corona, parrebbe che solamente la Juventus sarebbe stata a conoscenza delle scommesse sportive di Fagioli. Accuse tutte da dimostrare, intendiamoci. La società che non avesse denunciato, rischierebbe punti di penalizzazione in classifica e, nel caso di cessione del giocatore prima dell’apertura delle indagini, anche l’annullamento del contratto con obbligo di restituzione dell’incasso.

Cessione Tonali annullabile?

In conclusione, il Milan può anche dispiacersi per la triste fine di un giocatore fondamentale per il ritorno alla vittoria con lo scudetto del 2022. Sul piano sportivo e legale, però, non dovrebbe rischiare alcunché. Essendo stato ignaro delle scommesse di Tonali, risulterebbe essere potenziale parte lesa alla pari del Newcastle. Se vogliamo, potrà tirare un sospiro di sollievo: sarebbe riuscito a vendere in tempo e per tanti soldi un giocatore che, con ogni probabilità, dopo poche settimane gli sarebbe rimasto sul groppone, inutilizzabile per chissà quanto tempo.

Se Tonali ammetterà le accuse prima che le indagini si chiudano, la pena sportiva gli potrebbe essere ridotta del 50%. Se lo facesse successivamente, lo sconto massimo scenderebbe di un terzo. Bene che gli andasse, quindi, il Newcastle dovrebbe tenerlo in panchina per 18 mesi. Se l’immagine vale ancora qualcosa nel mondo del calcio, la carriera dell’ex rossonero sarebbe già al tramonto a soli 23 anni.

[email protected]