Dall’Europa arriva qualche timido segnale di ripresa dell’economia, ma l’attività è ancora di gran lungo sotto i livelli normali che si registravano prima della pandemia. Un’ulteriore conferma arriva dal Financial Times, nella recente analisi che ha avuto come contributo importante anche quello di Madhavi Bokil, numero 2 di Moody’s. Secondo quanto dichiarato da Bokil, nel recente passato si è dato troppo peso ai dati in tempo reale, numeri che se analizzati in maniera più approfondita fanno capire come lo scenario relativo al rapido rimbalzo sponsorizzato da più parti debba in realtà tradursi in un lungo percorso ad ostacoli.

Centri commerciali, ritorno alla normalità ancora lontano

Nella sua analisi, il Financial Times ha approfondito l’aspetto relativo all’affluenza nei centri commerciali, sulla base dei dati ricavati da Google Maps. L’esito non è stato positivo, dal momento che è emerso come i più importanti centri commerciali del Vecchio Continente abbiano una riduzione dei clienti pari al 30% rispetto al periodo pre-covid. Male anche i cinema: se è vero che hanno da poco riaperto, il più delle volte lo hanno fatto riducendo la capacità di pubblico (altri ancora hanno previsto un’inedita riapertura all’aperto).

Diminuzione dei posti di lavoro: una fotografia desolante

Prendendo come riferimento lo stesso periodo dello scorso anno, in Germania i posti di lavoro sono diminuiti del 25%. Si registrano percentuali più alte in Francia e Italia, dove il calo è intorno al 40%. Fa peggio la Spagna, dove la diminuzione dei posti di lavoro è pari al 52%.

Affluenza nei ristoranti in aumento

Una delle poche note positive del post-coronavirus è un’affluenza in netta crescita nei ristoranti e locali. L’analisi del Financial Times riporta come in Germania si registrino il 25% per cento di persone in più. Mancano invece i dati relativi ai Paesi di Italia, Spagna e Francia.

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