Potrebbero esserci degli importanti cambiamenti per l’rc auto. Come riporta La Repubblica in un recente articolo, infatti, si sta discutendo alla Camera della possibilità di cambiare il settore dell’Rc Auto e abbassare i premi ma anche cercando di attenersi alla media europea visto che nel nostro paese il premio assicurativo è più alto. 

L’idea della tariffa unica

Nonostante il calo del premio dal 2012 ad oggi, infatti, la differenza tra Nord e Sud è ancora ampia, basti pensare che chi fa incidenti a Napoli, in media, ha un premio di 624 euro, mentre ad Aosta la cifra scende a 299.

In sostanza, quindi, la proposta di legge potrebbe puntare prima di tutto su una tariffa media nazionale per guidatori virtuosi che non hanno fatto incidenti nei due anni precedenti. Tra le ipotesi anche la possibilità di acquistare la classe di rischio di un familiare anche per il rinnovo. 

Per quanto riguarda la tariffa nazionale la proposta punterebbe ad una tariffa uguale per tutti gli automobilisti virtuosi che non hanno avuto incidenti negli anni precedenti (due per la precisione). Per farlo si andrebbe a considerare la classe di merito e la media tra le province meno care. Di contro le compagnie assicurative potrebbero liberamente applicare un rincaro fino al 20% basandosi sulla sinistrosità della provincia in oggetto. In tal senso si terrà conto che in alcune province la possibilità di fare incidenti è più alta.

Rincari per il Nord

Secondo l’Ivass, però, la tariffazione nazionale potrebbe togliere dalle casse delle compagnie 2 miliardi e a questo punto le conseguenze per limitare tali perdite potrebbero essere due: stangare i neo patentati e i guidatori che fanno incidenti o aumentare in maniera omogenea il premio agli automobilisti. Il rischio però sarebbe quello di premiare maggiormente il Sud a discapito del Nord come ha fatto notare  l’Unione Nazionale Consumatori: “Le compagnie, non potendo salire oltre il 20% rispetto alla tariffa uniforme fissata, compenserebbero i minori introiti sugli altri automobilisti non è giusto, però, che la riduzione per chi sta a Napoli sia pagata da quelli di Aosta”. La conseguenza sarebbe uno svantaggio di tutti i consumatori.

 

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