Dove vanno i ricchi? In base ai dati forniti dal centro studi New World Wealth, che ogni anno censisce gli spostamenti dei miliardari mondiali, i paperoni tendono a migrare proprio come i “poveri” ma scelgono mete altrettanto lussuose. Non è dunque vero che soltanto i poveri cercano fortuna altrove, esiste anche la migrazione dei ricchi, come riporta un articolo pubblicato di recente su La Stampa.

I ricchi scappano

Il report di New World Wealth considera tutti quei soggetti che dispongono di almeno di un milione di dollari in proprietà di ogni genere senza debiti, sono 15 milioni i ricchi in tal senso, soggetti che cambiano residenza e rappresentano un punto di riferimento per i cambiamenti socio-economici globali.

La maggior parte di essi cambiano residenza per motivi politici e a causa dell’inflazione, come i ricchi della Turchia, il paese che ha subito più perdite in tal senso. L’inflazione e la guerra civile nelle zone curde hanno frenato la crescita economica e così chi possiede ingenti capitali ha preferito andarsene; si parla del 12% di ricchi emigrati dalla Turchia sono nell’ultimo anno. Al secondo posto figura il Venezuela e le cause sono sempre politiche. Il terzo posto è occupato dall’India e qui non si tratta di cause politiche ma fiscali; i ricchi indiani si trovano adesso a dover pagare a causa della stretta fiscale  pur di evitare tutto ciò preferiscono migrare verso altri lidi. La Russia è il quarto paese con i paperoni che preferiscono cambiare residenza ma rispetto ad un anno fa, quando Londra era la meta prediletta per i loro affari, dopo la Brexit la City ha perso il suo enorme appeal.

Tutti a Dubai

Ma allora dove si trasferiscono i ricchi mondiali? Secondo i dati in oggetto, ad attirare ormai 9mila milionari sono gli Stati Uniti, grazie alla riforma fiscale che avvantaggia di fatto chi è già ricco, altri hanno preferito il Canada e l’Australia ma il risultato più sorprendente riguarda Dubai e Abu Dhabi, sono queste le città in crescita per l’accoglienza dei milionari mondiali ed è qui che i ricconi hanno deciso di mettere le radici; solo nel 2017 la percentuale di arrivi è cresciuta del 6%.

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