Spagna 1-Italia 0. Gli spagnoli sono diventati più ricchi degli italiani e questa non è proprio una bella notizia. Il gap tra i due paesi, così simili per certi versi, è ridotto e gli anni ‘90, quando il peso economico del nostro paese era pari al doppio rispetto alla Spagna, oggi è drasticamente sceso. Ad esibire questi dati il report del Fondo monetario internazionale, World economic Outlook, che ha comparato il Pil aggiustato al cosiddetto purchasing power parity.

La Spagna è più ricca dell’ Italia

L’indagine ha evidenziato come la Spagna, soprattutto nei prossimi 5 anni, potrebbe addirittura diventare il 7% più ricca rispetto al nostro paese per quanto riguarda il Pil procapite, questo almeno secondo le previsioni del Financial Times.

Dal 2015 la Spagna ha raggiunto un reddito pro capite, calcolo effettuato in base alla tecnica della parità del potere d’acquisto, di 38.286 dollari contro i 38.140,3 dollari dell’Italia con tassi di incremento superiori al 3%. La Spagna nel 2018 crescerà al 2,8 per cento contro la metà dell’Italia. Un altro segno della caduta dello Stivale.

Di chi è la colpa?

La colpa della caduta sembra da attribuire all’economia italiana che non è in grado di crescere rispetto agli standard europei o almeno la crescita è stata molto lenta e irrisoria rispetto ad altri paesi. Non è tanto l’economia spagnola ad aver fornito ottime performance quanto i lenti ritmi italiani ad aver favorito gli iberici. Nonostante la crisi che ha investito sia Italia che Spagna, quest’ultimi sono riusciti a portarsi avanti allargandosi del 35% grazie all’apertura ai capitali internazionali e gli investimenti sulle infrastrutture, l’innovazione e gli investimenti stranieri hanno insomma pesato molto. Dal 2000 ad oggi, la Spagna ha dimostrato di aver lavorato sicuramente meglio dell’Italia, dove a regnare è ancora la scarsa produttività, una burocrazia che pesa come un macigno, il mondo del lavoro fermo e l’invecchiamento demografico, mentre in Spagna la popolazione è molto più giovane.

Il superamento della Spagna non è un bel segnale se si considera che nel 1997 l’Italia era al 18esimo posto tra i paesi più ricchi e nel 2023 potrebbe trovarsi al 37esimo.

Anche i paesi dell’ex blocco sovietico ci supereranno

Secondo i dati dell’Fmi entro il 2023 anche alcuni paesi dell’ex blocco sovietico, come la Slovacchia e la Repubblica Ceca, supereranno l’Italia. Secondo Carlo Alberto Carnevale Maffé, professore presso l’Università Bocconi di Milano, “E’ dal 16esimo secolo che l’Italia e la Spagna continuano a sorpassarsi a vicenda, ma la Spagna ha seguito una traiettoria di crescita più robusta e convincente dell’Italia almeno dal 2011″. Addirittura, secondo Lieven Noppe, economista senior presso KBC, intervistato dal Financial Times, il declino italiano non è più un pericolo lontano e “l’Italia continuerà a costituire una minaccia latente per l’area euro”.

L’unica salvezza per l’Italia potrebbe essere agire con una una tassazione maggiore sugli immobili e sulla ricchezza anche se pare che il Pil del 2018 dovrebbe essere rivisto al rialzo dal +1,5% al +1,6% nel Def, questo secondo alcuni rumors che parlano anche di crescita rallentata a causa dell’aumento dell’Iva e delle accise.

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