Da lunedì 18 maggio cambiano le regole per ristoranti, bar e parrucchieri che possono ripartire dopo oltre due mesi di lockdown ma rispettando regole severe. Secondo le linee guida dell’Inail infatti, il settore della ristorazione è ritenuto a rischio di aggregazione medio alto, di conseguenza nulla sarà più come prima, almeno per il momento. 

Cosa cambia per i ristoranti, le nuove regole

La fase 2 per i ristoranti parte il 18 maggio con nuove regole che ruotano intorno alla sicurezza e il distanziamento.

I locali potranno ospitare meno clienti, i tavoli saranno distanziati e sarà caldamente consigliato prenotare. All’interno del locale ogni cliente dovrà avere a disposizione 4 metri, tra un tavolo e l’altro ci saranno 2 metri, le famiglie che siedono allo stesso tavolo potranno portare l’autocertificazione in modo da ridurre la distanza tra coperti. Il personale dovrà indossare le mascherine, i clienti dovranno invece indossarla se ad esempio si muovono dal tavolo ma non mentre mangiano, la cassa sarà separata dal cliente da una barriera in plexiglass o vetro. Saranno altresì messi a disposizione dei clienti dispenser di gel igienizzante e sarà vietato il buffett. 

Le regole imposte però sembrano non piacere alle associazioni di categoria. Roberto Calugi, direttore generale Fipe, ha infatti dichiarato all’Agi che in questo modo si perde il 60 per cento dei coperti: “Così si uccide la ristorazione e si condanna all’implosione un settore che prima della crisi aveva un giro d’affari di 90 miliardi di euro e ne ha già persi 34. Prima rischiavano di chiudere 50.000 imprese su 300.000 e di mettere di mettere in mezzo alla strada 350.000 persone. Se le regole per la Fase 2 sono queste i numeri saranno molto peggiori, perché sarà impossibile per la ristorazione riaprire”.

Secondo Confesercenti invece, è necessario fare chiarezza sulle regole poiché “fino a un’impresa su quattro potrebbe essere costretta a non ripartire, per non trovarsi a lavorare con restrizioni tali da rendere anti-economico il proseguimento dell’attività”.

Cosa cambia per i parrucchieri, le nuove regole

Aperture anche per parrucchieri, barbieri ed estetisti e con regole severe da seguire. Tra le grandi novità la possibilità di recarsi dal parrucchiere solo su prenotazione, saranno allungati gli orari di lavoro dal lunedì alla domenica esaltando la flessibilità. Nel locale potrà entrare un solo cliente alla volta e nelle sale di attesa sarà necessario rispettare la distanza di due metri. Ovviamente sarà negato l’accesso a chi ha febbre e problemi respiratori e chi si presenta con un accompagnatore dovrà comunicarlo prima. All’arrivo nel locale al cliente sarà consegnata una borsa su cui raccogliere gli effetti personali, saranno poi preferiti i pagamenti digitali. La mascherina andrà sempre indossata meno che nelle fasi di trattamento, al cliente verranno consegnati asciugamani e teli monouso mentre durante il trattamento sarà necessario conversare con il cliente tramite lo specchio o dando le spalle. Si consiglia la sanificazione frequente degli ambienti e degli attrezzi di lavoro ma anche l’uso moderato dell’aria condizionata. Nei centri estetica si dovrà infine lavorare a cabine chiuse.

Cambiamenti anche per i negozi che dal 18 maggio riaprono ma con l’obbligo di mascherina, sanificazione degli abiti una volta provati e termoscanner per misurare la temperatura. Regole severe anche per i centri commerciali che non saranno più un luogo di svago ma si dovranno frequentare solo il tempo necessario degli acquisti.

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