In questi ultimi giorni il prezzo del premio Rc Auto è in forte calo. Complice l’emergenza Coronavirus, che di fatto ha azzerato il traffico sulla totalità della rete stradale italiana, l’assicurazione non è considerata più un bene di prima necessità. Per questo motivo, in alcune regioni il prezzo è letteralmente crollato. Il portale SosTariffe ha registrato dall’inizio del mese di marzo un deciso trend ribassista. Le tre regioni dove i premi assicurativi hanno subito il ribasso maggiore sono Puglia, Lombardia e Liguria, con un calo medio pari al 20 per cento.

In Puglia il costo del premio è sceso fino al 23 per cento, in Lombardia del 20 per cento e in Liguria del 18 per cento, se si confrontano i dati registrati prima che scoppiasse la pandemia.

Perché il premio Rc Auto è in calo

Meno auto circolano in strada, più basso è il rischio che si registrino incidenti. Con la maggior parte degli italiani costretti a casa, i cui spostamenti sono consentiti soltanto per motivi di assoluta necessità, va da sé che il calo della sinistrosità ha un effetto diretto sui premi proposti dalle compagnie assicurative. Gli esperti suggeriscono quindi di approfittare di questo periodo per ottenere un prezzo più vantaggioso, confrontando online le proposte più vantaggiose delle compagnie di assicurazione.

Le eccezioni

Come in tutte le cose però, ci sono le eccezioni che confermano la regola. Valle d’Aosta e, soprattutto, Abruzzo vanno in controtendenza: +2,7 nella regione valdostana, +14,6 in Abruzzo. Stando al report di Sos Tariffe citato da Repubblica, la media della riduzione del premio Rc Auto in tutta Italia si attesta intorno all’11 per cento.

Confermato il pagamento dell’assicurazione

Nei giorni scorsi era circolata la voce secondo cui il pagamento dell’assicurazione fosse stato sospeso dal decreto Cura Italia. Falso. Le proroghe hanno riguardato soltanto la validità della patente e la scadenza della revisione.

L’unica misura riguardante l’assicurazione auto è stata la proroga fino a 30 giorni dopo la data di scadenza per saldare il pagamento, anziché i canonici 15 giorni.

Leggi anche: Coronavirus: verso proroga chiusura dopo Pasqua e piano per la riapertura

[email protected]