L’Inghilterra di nuovo contro il noto vino veneto. E stavolta ci va giù pesante: il prosecco farebbe marcire i denti. Non era bastato l’affronto dell’estate scorsa in cui l’amato vino era accusato di rovinare il sorriso da parte della British Dental Association. Stavolta a rilanciare la campagna anti prosecco è il The Sun che ha intitolato: «Immagini sconvolgenti rivelano come il Prosecco possa marcire i denti e trasformarli in polvere simile al gesso», accompagnato dalle foto di un dente sano e uno sbriciolato.

La crociata infondata contro il prosecco

Nonostante le smentite dei mesi scorsi, gli inglesi non sembrano rassegnarsi e per mezzo di uno studio promulgato da Oral Health Foundation sono arrivati alla conclusione che il vino valdobbianese sia pericolosissimo per la salute dentale. Il team ha immerso nel prosecco per due settimane dei denti molari e incisivi e secondo il professor Ben Atkins, questi si sbriciolerebbero tra le mani a causa dell’acidità del vino. Uno studio che in Gran Bretagna è subito rimbalzato agli onori della cronaca e sui social mentre in Italia sembra accolto con indifferenza o magari con un sorriso (sicuramente con tutti i denti).

Stefano Zanette, presidente del consorzio della Doc e Armando Serena, presidente del consorzio della Docg di Asolo, sembrano aver accolto le nuove accuse con indifferenza e sdegno nello stesso tempo: “una notizia infondata che non merita commento” e “attacco pretestuoso”. Più deciso il Presidente del Consiglio regionale Roberto CiambettiProsecco che rovina i denti? Altro che fake news questo è vero e proprio giornalismo trash. Buttiamola sul filosofico, visto che di scientifico in questa affermazione non c’è nulla – continua Ciametti – vengano pure gli inglesi da noi in Veneto: che si tratti del Prosecco di Valdobbiadene, del Cartizze o del Fior d’arancio amabile degli Euganei scopriranno che un motivo per brindare e sorridere alla vita c’è sempre”.

La verità?! La birra vende meno del prosecco

E allora viene da chiedersi perché la Gran Bretagna abbia deciso di portare avanti questa campagna anti-prosecco da mesi, con studi strampalati (chi si è mai visto sbriciolare un dente per aver bevuto il vino trevigiano d’altronde?). Una prima risposta arriva Riccardo Guazzo, docente di Igiene dentale dell’Università di Padova, che al Corriere del Veneto ha spiegato che mettere un dente dentro bevande acide, non solo vino ma anche succhi di frutta e coca cola, provoca lo scioglimento del dente stesso, cosa che non accade se il dente è in bocca poiché le particelle demineralizzazione dello smalto si riformano subito. Insomma, una prima conferma c’è: lo studio inglese è sconclusionato, nessuno diventerà sdentato bevendo il prosecco e la ragione di tale crociata è prettamente economica secondo alcuni analisti.

La Gran Bretagna è uno dei mercati di punta del Prosecco, il vino trevigiano viene esportato in UK con valori molto alti ma ciò avrebbe creato la riduzione delle quote di vendita della birra. Gli inglesi, insomma, preferiscono il prosecco ma se a rimetterci deve essere la birra inglese allora l’unica soluzione per far aumentare le vendite è screditare il vino italiano. Prosit!

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