La casa è sempre la casa. Sembra una frase senza significato ma ben rappresenta l’ossessione degli italiani per il mattone, la casa di proprietà e gli investimenti immobiliari. Non di rado visti proprio come un porto sicuro. O almeno fino a quando i prezzi lo permettono. Capita, infatti, di sentire di persone alla ricerca della nuova abitazione ma bloccate dai prezzi delle case in aumento. Ed è la verità. Il 79% degli italiani ha una casa di proprietà. Il 18% ha una seconda casa e questo la dice lunga sull’attaccamento al concetto di focolare domestico.

C’è stato un periodo in cui si riusciva a comprare bene, magari non si facevano affari veri ma i prezzi erano decisamente calati rispetto a qualche anno fa. Ultimamente, però, qualcosa è cambiato e i potenziali acquirenti si ritrovano indecisi se fare un passo così importante o aspettare tempi migliori. Soprattutto se si considera il periodo storico in cui ci troviamo, persi tra rincari di ogni genere, le tensioni politiche internazionali e l’inflazione che ha impoverito milioni di persone. La notizia è una di quelle che i potenziali venditori e compratori non vorrebbero mai sentire.

Aumentano i prezzi delle case soprattutto nelle grandi città

Secondo l’Istat, nel secondo trimestre del 2022, l’indice dei prezzi delle abitazioni, sia per investimento che per scopi abitativi, è aumentato del 2,3% rispetto ai 5 mesi precedenti e del 5,2% rispetto allo stesso periodo del 2021. Ad aumentare di più sono i prezzi delle case nuove (12,1%), mentre i prezzi delle case esistenti sono aumentate del 3,3% nel secondo trimestre. Come spiega l’Istat, i prezzi immobiliari sono in crescita da almeno tre anni ma durante il secondo trimestre del 2022 hanno mostrato un certo dinamismo mentre il settore immobiliare ha avuto una sorta di espansione tra aprile e giugno. Segno che, nonostante le tensioni internazionali e la recente inflazione, il settore è in movimento.

Detto in parole povere: gli italiani comprano e vendono.

Guardando alle città dove i costi sono letteralmente schizzati, Milano si conferma al primo posto: su base annua il prezzo è salito dell’8,3%. Un balzo ancora superiore per le abitazioni nuove, aumentate del +16,9%. Anche Roma e Torino confermano più o meno la crescita per quanto riguarda i prezzi delle case.

Chi ci guadagna dai rincari?

Ma chi ci guadagna con i rincari dei prezzi delle abitazioni? Sicuramente chi compra si trova in un limbo. Oltre ai prezzi un po’ più alti, ci si mettono anche i tassi della Bce a ostacolare la compravendita, rialzi che comportano anche un rincaro dei costi dei mutui e di conseguenza la stretta delle banche ad erogarli. A pesare sulla scelta è anche il rincaro delle bollette, e in genere della vita, che crea un clima di forte incertezza sul futuro.

Chi vende casa adesso, e ha comprato quando i prezzi erano più bassi, potenzialmente può guadagnarci ma anche in questo caso molto dipende dalle scelte future. Se chi vende la vecchia casa deve acquistare un’abitazione nuova troverà prezzi sicuramente più alti. Il problema assilla anche i compratori. La stretta delle banche e il caro mutui, senza contare il clima generale di incertezza che pesa a livello globale e quindi anche su chi vende, si fanno sentire in maniera decisa.

Dove vendere o comprare conviene di più?

Alcune analisi hanno dimostrato che non conviene comprare in grandi città, proprio perché i prezzi sono in aumento. Chi vende casa, invece, guadagna di più se è ubicata in un centro di medie o grosse dimensioni. Coloro che comprano saranno più avvantaggiati scegliendo case in periferie o in piccoli centri, dove i prezzi sono più bassi e stabili. L’ago della bilancia, quindi, oscilla un po’ da entrambe le parti, quasi come un vecchio pendolo sempre in movimento che non riesce a dare una indicazione certa e sicura a chi lo osserva con interesse.

Vendere o comprare non sembra più essere, dunque, più un vero dilemma né per chi decide di rinunciare per i motivi più disparati di dar via la propria casa né per chi decide – anche in questo momento storico – di effettuare il cosiddetto “investimento per la vita”.

D’altra parte, per gli italiani spesso non sono la moglie o il marito a essere “per sempre”, ma la casa. E, visti i tempi che corrono, forse hanno anche ragione.