Prezzi degli affitti in aumento e richieste sempre più numerose. Secondo l’ultimo Rapporto sulle locazioni di Solo Affitti nelle grandi città italiane in meno di 1 mese si riescono ad affittare immobili ma questo ha significato anche il rialzo dei prezzi.

Come è cambiato il mercato e chi ha accesso

La difficoltà per molte coppie di accedere ai mutui ha spinto, negli anni, gli italiani a rivedere le proprie scelte e preferire gli affitti. I dati, in effetti, parlano chiaro. Sono le giovani coppie per il 40% e i lavoratori in trasferta a dare uno scossone al mercato degli affitti i cui prezzi sembrano vicini a quelli di 10 anni fa, prima della crisi del mattone.

Ad oggi i costi per un canone di locazione restano comunque più bassi del 5,8% rispetto al 2009 ma non è detto che non possano aumentare.

Le ragioni, ovviamente, sono varie. In primis aumentano le coppie conviventi che invece di buttasi subito nell’acquisto di una casa preferiscono andare in affitto, a questo seguono il numero crescente di separazioni e divorzi come fa notare  Silvia Spronelli, presidente di Solo Affitti: “la ripresa delle compravendite e lo spostamento di parte dell’offerta di abitazioni sul mercato dell’affitto breve stanno determinando una riduzione della disponibilità di immobili destinati alla locazione residenziale, spingendo verso l’alto i canoni di affitto”. Cambia la società insomma e di conseguenza le scelte degli italiani a ci sicuramente bisogna aggiungere la mobilità lavorativa.

Le città più care

A subire il rincaro dei prezzi sono state soprattutto le grandi città, quelle più attive nel mondo del lavoro e con più spostamenti e arrivi di lavoratori appunto. Bologna e Milano hanno segnato rispettivamente un +10,9% e +10,2% seguono Roma con un +7,7%, Venezia con il +6,1%, Firenze con il +5,1% e Torino con il +4%. Sembra lontano il 2014 quando i prezzi degli affitti erano calati del 15% rispetto al 2009.

Il costo medio era di 545 euro cresciuto mano a mano negli anni fino ad arrivare a 586 euro nel 2017 e 604 euro nel 2018.

Milano resta la città più cara d’Italia per un affitto. La media segnalata dall’indagine è di 1.161 euro per una casa arredata, seguono Roma con 925 euro, Firenze con 736 euro, Venezia con 726 euro, Bologna con 722 euro e Trento con una media mensile di 701 euro.

Quello dell’aumento del prezzo degli affitti sembra però un fenomeno che non coinvolge tutte le città indistintamente. Se nelle città indicate poco fa è stato segnato un aumento, in altre i segnali sono negativi: a Genova si segna un -8,4%, a Bari un -6,9%, a Cagliari un -3,8%, Trieste ha segnato un -5,4% quest’anno. A Napoli il costo è ancora di 651 euro, mentre sono meno cari i mercati degli affitti a Catanzaro con 379 euro, Perugia con 417 euro e Potenza con 426 euro.

Sono cambiati anche i tempi. Basti infatti pensare che nel 2018 basterebbero 1,9 mesi per affittare un appartamento, tempi che cambiano anche in base alla posizione. Si parla di 1,6 mesi per le case in centro a 2,4 mesi per quelle periferiche. Nelle grandi città però i tempi si accorciano e a Milano, nonostante sia cara, bastano 24 giorni per affittare così come a Bologna con 24 giorni. Le città dove serve più tempo sono Perugia, Bari e Napoli (si va da una media di 3,3 a 3,8 mesi).

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