Lo storico marchio Melegatti ha una nuova proprietà ma si trascina ancora oggi i problemi del recente passato. Da settimane, infatti, circola sui social una bufala riguardo ai lavoratori della Melegatti che sarebbero senza stipendio da mesi. Il messaggio, inserito nel contesto di una catena di Sant’Antonio, invita tutte le persone ad acquistare il pandoro Melegatti per consentire ai lavoratori di ricevere il proprio stipendio e sostenerli anche nel prossimo futuro. Come detto, il post che si sta diffondendo tramite WhatsApp e via social (Facebook in particolare) non è altro che una fake news.

Nessun lavoratore della nuova Melegatti è senza stipendio

Melegatti era stata costretta a chiudere i battenti nella primavera dello scorso anno, dopo che il Tribunale di Verona aveva dichiarato il fallimento della società, nonostante gli sforzi operati in precedenza e l’importante sostegno ricevuto da migliaia di italiani. A distanza di sei mesi, l’azienda veronese ha una nuova proprietà, la famiglia Spezzapria. L’attuale personale della Melegatti 1894 spa (questo il nuovo nome assunto dalla neo società) è composto in totale da 35 lavoratori, tutti assunti a tempo indeterminato. Corrisponde dunque al falso la notizia secondo cui da mesi i lavoratori Melegatti non ricevono il proprio stipendio.

La nuova proprietà di Melegatti

La famiglia Spezzapria ha acquistato il brand Melegatti per una somma pari a 13 milioni di euro. L’obiettivo dei Spezzapria è di riportare sulle tavole degli italiani gli storici prodotti dolciari della Melegatti, fra cui il celeberrimo pandoro (inventato dallo storico fondatore Domenico Melegatti). L’offerta si completa inoltre di panettoni, colombe pasquali, croissant e torte. Spezzapria, in una recente intervista rilasciata al Sole 24 Ore, ha sottolineato come un punto importante della nuova strategia aziendale sarà quello dello sviluppo del territorio e la valorizzazione delle sue competenze.

Le vicissitudini dell’ultimo anno

Dodici mesi fa la società Melegatti viveva una situazione drammatica, che l’avrebbe poi condotta diversi mesi dopo al fallimento, dichiarato dal Tribunale di Verona lo scorso 29 maggio.

La nota azienda con sede a San Giovanni Lupatoto si era trovata in enorme difficoltà dopo non aver ricevuto i pagamenti dai fornitori e a causa di alcuni investimenti errati. Esattamente un anno fa, nel novembre 2017, si era riaperta la speranza con Abalone, un fondo di investimenti maltese, che con 6 milioni di euro aveva reso possibile la ripresa della produzione e il pagamento degli stipendi arretrati dei dipendenti. Nonostante l’apparente successo della campagna natalizia e quella pasquale, a maggio 2018 è arrivata la sentenza del Tribunale di Verona.

Un nuovo inizio per Melegatti

Nelle ultime ore Melegatti 1894 è una realtà a tutti gli effetti, dopo la riapertura della fabbrica e il ritorno al lavoro di 35 persone (ex dipendenti della vecchia società) a cui dovrebbero aggiungersi nuovi lavoratori nel prossimo futuro secondo i rumors. Brand rinnovato, la sede invece è sempre la stessa. Il tempo dirà se la gestione della famiglia Spezzapria consentirà a Melegatti di tornare ai fasti di un tempo.

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