Sembra ormai certo che da questo fine settimana scatteranno le modifiche al Dpcm entrato in vigore il 6 marzo scorso. I contagi in aumento e l’alto numero di vittime impone delle nuove misure restrittive. Ad ora sembra scongiurata l’ipotesi di un lockdown nazionale per tutta la settimana mentre si va verso le chiusure durante il weekend anche in zona gialla.

Lockdown in vista

Secondo gli esperti le misure presenti in questo momento non sono sufficienti ad allentare il virus, per questo motivo è necessario agire.

Per questo motivo dal prossimo fine settimana scatteranno divieti e lockdown non solo nelle zone rosse ma anche in quelle gialle. Lo scopo è limitare al massimo i contatti e gli spostamenti per contrastare la terza ondata e riportare l’Rt sotto a 1, questo dopo che l’ISS aveva chiesto «l’immediato rafforzamento e innalzamento delle misure associate a ciascun “colore” in considerazione della necessità di contrastare la maggior trasmissibilità».

Cosa cambia?

Dunque che cosa cambia dal prossimo weekend del 13 marzo? Si tornerà nei fatti alle stesse regole di Natale, quando il sabato e la domenica era tutto chiuso. I dettagli arriveranno solo entro la giornata di oggi ma probabilmente l’Italia diventerà una super zona rossa solo durante il fine settimana. Negozi, ristoranti, bar saranno chiusi e anche gli spostamenti non per necessità dovrebbero essere limitati, quindi ci si potrà spostare da casa solo per motivi di lavoro, salute e studio o necessità.

Su quest’ultimo punto ci sono ancora dei dubbi: il Governo, infatti, deve decidere se istituire una zona rossa o una arancione scuro, con il divieto di spostamento dal Comune. In ogni caso, per tutto il paese i fine settimana saranno blindati e queste regole saranno valide anche per le vacanze di Pasqua, che di fatto ricorderanno molto da vicino quelle dello scorso anno.


Le decisioni del Governo dovrebbero arrivare entro breve, anche perchè c’è tutta l’intenzione di procedere al più presto.
Nel frattempo, Andrea Crisanti, professore di microbiologia a Padova, a La Stampa ha dichiarato che:

“La settimana prossima sarà cruciale: se il contagio supererà i 30mila casi al giorno bisognerà chiudere tutto. Sono mesi che chiedo di contenere la variante inglese ma non mi hanno dato retta. Avremmo evitato tanti morti e questo mi rattrista”.

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