Si torna a parlare di città produttive secondo l’Istat. Nessuna sorpresa in tal senso, visto che Milano si conferma la più produttiva in assoluto. I dati tengono conto di variabili economiche relative a industria e servizi per l’anno 2015. Oltre a Milano quali città italiane si possono definire produttive?

Le città italiane produttive in Italia

La classifica delle città più produttive mette in risalto il capoluogo lombardo con 52 miliardi di euro provenienti da industria e dei servizi non finanziari, dunque il 7,3% del valore aggiunto nazionale.

Subito dietro Milano spicca Roma con 51,8 miliardi e dunque rappresentante del 7,2% del totale. Le altre città italiane, che in base a questi dati, generano ricchezza sono Torino, Genova e Napoli, rispettivamente con 2,1%, 1,5% e 1,3%. In queste cinque città sono localizzate il 14,1% delle imprese e a livello percentuale valgono il 19,5%. E ancora dietro Bolzano (68,9 mila euro), Siena e Brindisi.

Ci sono anche le “meno produttive”

Nella top 20 figurano tutte quelle città che superano quota 45.544 per addetto ossia Monza, Parma, Bologna, Cremona, Genova, Verona, Firenze, Pisa, Frosinone, Modena, Torino, Venezia, Reggio nell’Emilia, Trento, Lodi. Giù nella classifica si trovano molti Comuni del Sud, in particolare sette capoluoghi sardi. Nel centro Italia invece la graduatoria non premia Fermo, Rieti, Viterbo, Grosseto e Prato. «Degna di nota l’ascesa, tra i comuni del Mezzogiorno, di Palermo, in decima posizione con 3,9 miliardi di euro di valore aggiunto, e di Bari, in dodicesima con 2,9 miliardi» ha invece sottolineato l’Istat mentre dal lato settoriale primeggia Roma nel settore industria con un valore aggiunto di più di 10 miliardi di euro. Il report, in sostanza, fotografa una situazione abbastanza standardizzata, con Milano in pole e in genere il Nord/Centro Italia tra le zone più prolifiche, con qualche città del Meridione ad accompagnarle.

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