Le nuove varianti continuano a far tenere alta l’attenzione per una possibile terza ondata in arrivo già a fine febbraio. Ecco perché ora le regioni stanno istituendo sempre più micro zone rosse locali e intanto si attende il nuovo report ISS di venerdì 19 febbraio, con le regioni che rischiano il passaggio alla zona arancione.

Zona rosse locali in aumento

Mentre in Lombardia sono state create delle nuove zone rosse, il timore degli esperti è che entro qualche settimana la variante inglese, in particolare, possa diventare prevalente con effetti che ancora non sono del tutto chiari.

Per evitare un lockdown nazionale come in Germania, che fino al 7 marzo ha annunciato la chiusura, il Governo vorrebbe studiare una nuova strategia con zone rosse locali e chiusure, che già si stanno moltiplicando nelle ultime ore con le nuove ordinanze regionali e locali. Si pensa, infatti, a zone rosse in cui anche le scuole saranno chiuse, così come negozi e ovviamente ristoranti e bar.

Le regioni che rischiano la zona arancione da domenica 21 febbraio

Attualmente in zona arancione si trovano l’Abruzzo, la Liguria, l’Umbria, la provincia di Trento, la Toscana e l’Alto Adige, che è in lockdown fino al 28 febbraio. Con il monitoraggio del 19 febbraio, come scrive Il Corriere, anche altre 6 regioni sono a forte rischio di passare alla zona arancione a partire dal 21 febbraio: Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Marche, Piemonte e Friuli Venezia Giulia. Queste regioni hanno un Rt che si avvicina pericolosamente a 1 e potrebbero cambiare fascia a giorni.
Intanto, fino alle 24 di sabato 20 febbraio, la provincia di Ancona è stata chiusa con limiti agli spostamenti salvo motivi di lavoro, studio, salute o necessità da giustificare con l’autocertificazione. Anche in Lombardia, nelle ultime ore, sono diventati zona rossa alcuni comuni del bresciano, pavese e alle porte di Milano. Stessa sorte dell’Abruzzo che è praticamente divisa a metà con molti comuni in zona rossa, così come l’Umbria, con numerosi comuni in lockdown.

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