giovani laureati italiani, in alcuni casi “cervelli in fuga”, per non discostarsi troppo dal gergo attuale, involontariamente sono i protagonisti del mondo del lavoro di oggi. Un tempo li chiamavano “bamboccioni” poi sono diventati, appunto, cervelli in fuga, pronti a lasciare il paese per rivendicare il talento altrove (sembra ormai una moda dirompente). Secondo una ricerca di Uniplaces, il portale degli affitti universitari, sembra proprio che i laureati italiani abbiano le idee chiare quando di parla di carriera e stipendi.

Cosa cercano, allora i nuovi dottori?

Lo stipendio prima di tutto

Secondo la ricerca, il 53% sostiene che lo stipendio è fondamentale quando bisogna scegliere l’azienda in cui lavorare, a ragion veduta visto che l’indipendenza economica è altrettanto importante per spiccare il volo. E se la retribuzione è rilevante, anche la cifra sperata, le cosiddette aspettative sembrano esserlo. I laureati nelle discipline scientifiche sognano, o meglio puntano, a stipendi non inferiori ai 1200 iniziali, cifra che varia tra i 900 e i 1200 per chi si laurea in facoltà umanistiche. Insomma, cifre sostanzialmente non troppo alte all’inizio però non c’è spazio per il “lavoro gratis”.

I giovani laureati, poi, sembrano cercare aziende in grado di farli crescere internamente, dunque contribuire alla carriera in azienda. Non c’è molta voglia di cambiare spesso lavoro, piuttosto di progredire nella stessa realtà. Addirittura, chi non intravede la possibilità di crescere in azienda, sarebbe pronto a cambiare lavoro. Per un 44% poi è molto importante l’ambiente di lavoro: si cerca un clima sereno, stimolante, mansioni, in linea con il proprio percorso e gratificanti.

Il fattore viaggio è altrettanto importante per i millenials. Il 43% degli intervistati avrebbe piacere a poter viaggiare per lavoro, un aspetto che viene considerato anche per la scelta dell’azienda. E poi c’è il lato forse più discusso, quello inerente la distanza tra la casa e il posto di lavoro.

Il 98% dei giovani non ritiene un problema spostarsi se l’offerta proposta è conveniente. I giovani laureati, insomma, sono pronti anche a trasferirsi in un’alta città o percorrere chilometri in auto pur di accaparrarsi quel posto di lavoro sognato, purché rispetti certi requisiti.

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