Si tratta del secondo uomo più ricco al mondo, parliamo di Jeff Bezos, fondatore nonché amministratore delegato di Amazon, l’ormai irrinunciabile negozio virtuale, il quale rappresenta né più né meno che una delle figure più importanti del mondo hi-tech. La sua è una delle classiche storie da self made man, ma con caratteristiche davvero uniche. Ecco la sua storia: passo dopo passo; da bambino che smontava le culle per ‘liberarsi’ a castratore di tori fino alla fondazione di Amazon e oltre.

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Jeff Bezos, la storia: da smontatore di culle a castratore di tori

Jeff Bezos è nato nel gennaio 1964 da una madre adolescente e ha scoperto di essere stato adottato da Mike Bezos, esule cubano, soltanto all’età di 10 anni. Il vero padre era un attore di circo e, per volere della madre, non entrerà mai nelle loro vite, a tal punto che, fino a pochissimi anni fa, non sapeva neanche chi era divenuto suo figlio. I due eventi principali che si ricordano della sua infanzia e adolescenza sono il fatto che amasse smontare le culle dove dormiva perché le reputava scomode (e ci riusciva davvero, usando un cacciavite), e il fatto che trascorresse le estati nel ranch dei nonni a castrare tori e riparare i mulini a vento. Il nonno rappresenta una delle figure più importanti della sua vita, colui che gli ha insegnato – come ricorda egli stesso – che la gentilezza è una cosa ancora più difficile da trovarsi dell’intelligenza.

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Jeff Bezos, la storia: dal McDonald’s a Amazon – ne ha fatta di strada il figlio dell’esule cubano

Una delle esperienze che Jeff Bezos ricorda con maggiore ‘terrore’ fu l’estate trascorsa a lavorare in un McDonald’s: fu quello il momento in cui scelse che avrebbe costruito il proprio futuro da sé.

Mise prima in piedi il Dream Institute (sempre da adolescente), una sorta di campo estivo per bambini; poi, si laurea alla Princeton in scienze informatiche e la sua genialità viene riconosciuta da Intel e Bell Labs, ma il giovane Jeff preferisce unirsi a Fitel, una start-up – non voleva diventare un impiegato, neanche di una grande azienda informatica. Poi, le necessità di lavoro: trova posto nell’hedge fund di D.E. Shaw, dove, grazie alle sua capacità, divenne, dopo appena 4 anni, vice-presidente.

L’anno della svolta fu il 1994, quando l’insoddisfatto Jeff Bezos lesse di quale potesse essere l’ascesa e il potenziale di internet e la sua riflessione fu la seguente: ‘si tratta della rivoluzione che cambierà il mondo e io ne dovrò essere protagonista’. Presto fatto: Bezos lascia il suo lavoro, nonostante Shaw volesse che restasse, parte prima per il Texas con la moglie e poi per Seattle, a quel punto, in un garage appena riscaldato da una stufa, fonda Amazon. E la sua vita – e quella del pianeta – cambiò. Nel giro di un mese, Amazon vendeva libri già in tutti gli Stati degli USA, e nel 1997 era già quotata in borsa.

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Jeff Bezos, la storia: capo esigente e parsimonioso, ma con lo sguardo rivolto sempre al futuro

Di Jeff Bezos si dice che sia un capo molto esigente, a tal punto che avrebbe assunto un assistente per aiutarlo a tenere bassi i toni. In più sembra che sia parecchio parsimonioso: niente benefit o cene costose per i propri dipendenti. Inoltre, ci tiene molto al pensiero critico e chiunque lavori con lui è sempre chiamato a commentare le scelte e a fare proposte, di non più di 6 pagine, in maniera che possano essere discusse.

Ma non si è fermato l’ex castratore di tori: nel 2013, Bezos ha acquistato il Washington Post, la sua azienda spaziale, di nome ‘Blue Origin’, è stata la prima a lanciare un razzo che possa essere riutilizzato (sempre parsimonioso, il nostro Jeff!).

Nel mese di marzo, è divenuto ufficialmente la seconda persona più ricca al mondo con un capitale personale di circa 81 miliardi di dollari. Ma il futuro è ancora lungo e il buon smontatore di culle non si fermerà certo qui.