Uno dei fattori principali del benessere economico del nostro Paese era rappresentato da una solida classe media. Usiamo l’imperfetto perché, stando ai numeri presentati da Il Sole 24 Ore dopo l’elaborazione dei dati del dipartimento delle Finanze (articolo a cura dei giornalisti Michela Finizio e Cristiano Dell’Oste), quella classe media non esiste più. O meglio, esiste ma con valori neanche lontanamente paragonabili rispetto al 2007, all’alba della crisi che ha investito l’Europa e il resto del mondo (salvo rare eccezioni).
Di seguito i numeri associati alla nuova classe media e la situazione attuale regione per regione.

La classe media nelle regioni italiane

Prendendo come riferimento un reddito compreso tra i 15 e 26 mila euro annui (15.000 euro è la soglia da cui viene fatta iniziare la classe media), si scopre che in molte regioni italiane essa si attesta in termini percentuali tra il 22 e 34 per cento rispetto ai contribuenti complessivi. La peggiore di tutte è la regione Calabria, con il 22,6 per cento. In Calabria si registra anche il maggior numero di contribuenti che dichiara un reddito annuo inferiore ai 15 mila euro, con oltre il 61 per cento. Al penultimo posto la regione Sicilia, con il 23,2 per cento di persone appartenenti alla fascia di reddito tra i 15 e 26 mila euro, contro il 57,9 per cento dei contribuenti che dichiara un reddito dai 0 ai 15 mila euro. Al terzultimo posto la regione Campania: il 24,9 per cento dei contribuenti percepisce un reddito annuo compreso tra i 15 e 26 mila euro, mentre il 54,9 per cento non raggiunge la soglia psicologica dei 15 mila euro.

Le regioni

Dall’altra parte, sono quattro le regioni dove la classe media è rappresentata da una percentuale più importante, di poco superiore al 34 per cento: Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna. La migliore di tutte è la regione Veneto, con il 34,6 per cento, rispetto a un 38,6 per cento di contribuenti con un reddito dai 0 ai 15 mila euro.
Seconda posizione per la regione Piemonte, che include il 34,5 per cento dei contribuenti dai 15 ai 26 mila euro e il 37,2 per cento con un reddito più basso di 15 mila euro. In Friuli-Venezia Giulia il dato della classe media si attesta al 34,2 per cento, mentre la regione Emilia Romagna vanta il 34,1 per cento e, soprattutto, il 36,6 per cento di contribuenti con meno di 15 mila euro, seconda soltanto alla Lombardia, dove i contribuenti che dichiarano meno di 15 mila euro all’anno sono il 35,2 per cento.
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