La crescita dell’attività industriale cinese è leggermente rallentata a maggio poiché i costi delle materie prime sono cresciuti al ritmo più veloce in oltre un decennio, pesando sulla produzione delle piccole medie imprese orientate all’esportazione.

L’indice ufficiale dei responsabili degli acquisti nel settore manifatturiero (PMI) è sceso a 51,0 a maggio, contro le aspettative degli analisti che sarebbe rimasto invariato da aprile a 51,1, come riportano i dati del National Bureau of Statistics (NBS).

Il PMI ufficiale è rimasto al di sopra di 50 punti.

Industria cinese: la crescita rallenta a causa dell’aumento delle materie prime

Sul versante della ripresa economica cinese, tra i problemi da affrontare c’è sicuramente l’aumento dei costi delle materie prime e la crisi pandemica in atto.

Iris Pang, capo economista presso ING, ha affermato in una nota che

“la domanda esterna rimarrà probabilmente piatta”

poiché la ripresa economica negli Stati Uniti e in alcune parti dell’Europa sarà probabilmente

“compensata dall’aumento dei casi di Covid in ASEAN, che è il più grande partner commerciale della Cina”.

Nella provincia cinese del Guangdong, dove hanno sede operativa la maggior parte delle fabbriche di elettronica, la continua carenza di chip e gli alti prezzi delle materie prime sono tra le sfide che i produttori devono affrontare.

Industria cinese: c’è forte preoccupazione per l’aumento dei costi delle materie prime

I prezzi delle materie prime come carbone, acciaio, minerale di ferro e rame sono aumentati nel corso del corrente anno, alimentati dalla ripresa della domanda post lockdown e dall’allentamento della liquidità a livello globale.

I politici cinesi hanno ripetutamente espresso preoccupazione per l’aumento dei prezzi delle materie prime nelle ultime settimane e hanno chiesto una gestione più rigorosa della domanda e dell’offerta e di reprimere la “speculazione dannosa”.

“Ci aspettiamo che i prezzi delle materie prime si stabilizzino nei prossimi mesi”,

ha affermato Louis Kuijs, capo dell’economia asiatica presso l’Oxford Economics.

Una supervisione più severa sui mercati spot e futures e un aumento dell’offerta globale di materie prime nella seconda metà del 2021 dovrebbero aiutare a ridurre le pressioni sui costi aziendali.

Oltre all’aumento dei prezzi delle materie prime, le fabbriche cinesi stanno lottando per gli elevati costi di spedizione e l’apprezzamento della valuta cinese.

Alcuni sono in grado di trasferire i costi più elevati ai clienti esteri, mentre alcune piccole imprese smettono di prendere ordini per evitare perdite.