I laureati in ingegneria sono tra i profili più desiderati sul mercato del lavoro ma costano alle aziende di più rispetto ai laureati in altre discipline. La retribuzione media di un ingegnere con laurea magistrale è più alta rispetto ai laureati in genere in altre discipline. A dirlo una ricerca dell’indagine realizzata da Od&M consulting.

Quanto guadagna un laureato in ingegneria

Ma quanto guadagna un ingegnere? Al primo impiego lo stipendio medio lordo annuo è di 28.990 euro contro i 26.770 euro di altri laureati e addirittura dei 22.950 euro guadagnati dai laureati in discipline umanistiche e ancor peggio in materie letterarie, in cui il guadagno medio è di 21.410 euro.

Lo stipendio cresce ovviamente con l’esperienza. 

I più cercati

In base all’indagine, comunque, è emerso che non tutti gli ingegneri guadagnano allo stesso modo. Il più pagato è l’ingegnere elettrico con 33.233 euro seguito dall’ingegnere spaziale con 32.526 euro, l’ingegnere informatico con 31.616, meccanico,31.132 euro, elettronico, 29.87 e dell’automazione, 29.836 euro. I “meno pagati” sono l’ingegnere delle telecomunicazioni con 28.541 euro, gestionale con 27.993 e il biomedicale con 26.802 euro. Nonostante tutto è l’ingegnere informatico il più ricercato dalle aziende, seguito dall’ingegnere elettronico e ancora automazione, tlc, meccanico, elettrico, gestionale, spaziale e biomedico.

Secondo Mario Del Vecchio, head of business di Enginium, società di servizi di engineering e di outsourcing Ict di Gi Group “Le retribuzioni sono un mix tra la richiesta di specifiche competenze e il numero di laureati che rispondono alla domanda di mercato. In generale le lauree più remunerate sono quelle che forniscono competenze peculiari, anche se, per fare un esempio, l’ingegnere biomedico, pur contando su competenze specifiche, ha di fronte pochi posti di lavoro disponibili e quindi finisce spesso per svolgere altri lavori, abbassando così la media retributiva”. 

Ad oggi, in sostanza, laurearsi in ingegneria e scegliendo specifici rami può davvero rappresentare un investimento per il futuro.

La stessa cosa non si può dire di altre discipline per cui molti giovani laureati a distanza di 3 anni dalla laurea ancora faticano a trovare lavoro.  

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