Sta suscitando una forte ondata di rabbia e indignazione in tutta Italia il caso TheBorderline, il gruppo di youtuber alla guida di una Lamborghini per una “challenge” e che si è scontrata a Casal Palocco con una Smart, uccidendo un bambino di 5 anni. La dinamica dell’incidente resta per il momento controversa. L’opinione pubblica nel frattempo s’interroga se per guadagnare su YouTube si possa arrivare a mettere a rischio la vita propria e degli altri. I giovani stavano mettendo in atto una sfida, che consisteva nel guidare per 50 ore senza scendere dall’auto.

Nelle ore seguenti un giovane di 18 anni è annegato nel Secchia, a Modena, sembra a seguito di un’altra sfida social.

Visualizzazioni, qualità e sponsor

Dopo essere stato travolto dalle polemiche, il gruppo TheBorderline ha chiuso il canale e ha annunciato la fine delle proprie attività. Ma guadagnare su YouTube è davvero così semplice e automatico come si dice in questi giorni? Per prima cosa, dobbiamo sapere che non tutti i video caricati sulla piattaforma possono essere monetizzati. Anzitutto, è necessario che l’utente abbia generato almeno 10.000 visualizzazioni anche attraverso più video. Dopodiché può sottoscrivere l’accordo di partnership con il social.

E quanto si può guadagnare su YouTube? Le cifre sono assai variabili. Possono andare da 50 centesimi di dollaro per ogni 1.000 visualizzazioni a dieci volte tanto (5 dollari). In pratica, se con uno o più video fai 100.000 visualizzazioni, potrai incassare tra 40 e 400 euro. Parliamo chiaramente di dati medi. E da cosa dipende questa estrema variabilità? Dalla qualità dei contenuti postati. YouTube tende a privilegiare i contenuti originali e di qualità. Tanto per intenderci, se crei un canale che parla di storia, a parità di visualizzazioni otterrai incassi superiori a quelli di un youtuber che mostra le sue burle in rete.

Inoltre, per guadagnare su YouTube è necessario anche caricare video con costanza.

Per monetizzare il più possibile è consigliabile altresì pubblicizzare il canale attraverso altri profili social o un blog o con apposite azioni di marketing. Si possono potenziare i guadagni anche ottenendo sponsorizzazioni. In quel caso, il “content creator” inserirà messaggi promozionali all’interno del video. Essi si distinguono dagli annunci pubblicitari di YouTube, generalmente all’inizio e durante il video. Chiaramente, gli sponsor sceglieranno di finanziare i canali con un pubblico di riferimento in linea con i propri obiettivi e sulla base del numero delle visualizzazioni.

Guadagnare su YouTube anche con abbonamenti al canale

Infine, per guadagnare su YouTube il “content creator” può richiedere agli iscritti di sostenerlo sottoscrivendo un abbonamento. Questa è una prassi diffusa, ad esempio, tra quanti caricano video di vacanze o visite in giro per il mondo. Poiché si tratta di attività costose e non sempre la monetizzazione ordinaria derivante dalle visualizzazioni si rivela sufficiente, l’abbonamento in stile “crowdfunding” può diventare un’opzione.

In definitiva, è possibile guadagnare su YouTube anche diverse migliaia di euro al mese. Tuttavia, ciò avviene quasi sempre solo a seguito di un’attività costante, metodica e dai contenuti di qualità. Solo così si può fidelizzare un certo pubblico ed ottenere visualizzazioni mediamente elevate per ogni video caricato. Se siete mai andati sul social, avrete notato che spesso gli youtuber chiedono alla fine del video di iscriversi al proprio canale con frasi del tipo “per noi è importante”. E lo è. Le iscrizioni fanno sì che gli utenti ricevano le notifiche dei nuovi video e che visualizzino sempre i contenuti del canale prescelto tra le proprie ricerche. In questo modo, ci saranno visualizzazioni “di ritorno” e ciascun nuovo video avrà un pubblico di base certo da cui partire.

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