La crisi economica non è, per fare un parallelismo poetico, come la Livella di Totò e i dati sul numero delle famiglie povere in Italia lo dimostrano. Questa mattina l’Istat ha diffuso il rapporto sulla povertà in Italia nel 2011. Secondo l’istituto di statistica l’11,1% delle famiglie italiane è povero in termini relativi. Siccome però le percentuali dicono sempre poco vediamo il dato nella sua dimensione numerica. Secondo l’Istat il numero dei nuclei familiari poveri è pari a 2 mln 782mila il che tradotto in persone significa ben 8 mln di soggetti.

Ancora più preoccupante è il numero dei poveri in termini assoluti che è pari 5,2%. La crisi economica quindi sta facendo sentire tutto il suo peso sulle condizioni di vita di famiglie che non riescono a arrivare neppure alla terza settimana. Ma il peso della crisi non si sta facendo sentire in modo uguale. Mentre infatti le condizioni di vita dei nuclei familiari dei dirigenti migliorano, quelle delle famiglie dove ci sono operai sono in costante peggioramento. Il trend quindi vede l’erosione di quello che un tempo era l’ex ceto medio e che ora tende a scivolare verso il basso e il progressivo miglioramento dei piani alti della scala sociale.