Esselunga è pronta a stravolgere il settore della grande distribuzione con i negozi di prossimità. E’ ancora presto per dire addio agli ipermercati ma il modello dei negozi nel cuore della città per soddisfare esigenze rapide e, soprattutto, rispondere a nuove esigenze di consumo sembra in ascesa. Ai tempi dei negozi senza casse di Amazon e dell’idea di Ikea di puntare anche ai negozi in centro, l’esperimento della nota catena della gdo sembra più che mai azzeccata.

Che cos’è La Esse e come cambiano i supermercati

Come scrive Business Insider, infatti, Esselunga ha inaugurato in via sperimentale l’insegna “la Esse”.

Si tratta di un test per capire come risponderà la clientela e che di conseguenza permetterà di studiare le mosse future dell’azienda. La Esse è un negozio di 400 mq su tre livelli nel cuore di Milano, in una zona di uffici oltretutto, che nasce proprio per soddisfare le nuove esigenze di acquisto e abitudine dei clienti. Ciò “rappresenta un’ulteriore evoluzione dell’esperienza di acquisto della food company” come ha spiegato l’azienda stessa. I clienti possono anche acquistare pasti veloci pagandoli con i ticket e persino ordinare la spesa online e poi ritirarla tramite degli armadietti appositi.

Il futuro potrebbero essere i negozi di prossimità

I negozi di prossimità, fino a poco tempo fa, rappresentavano un settore del tutto inesplorato considerando il successo degli ipermercati e dei grandi centri commerciali situati nelle periferie dei centri urbani. Oggi, invece, si stanno riscoprendo questi modelli più pratici, posizionati nei centri cittadini e accessibili per acquistare alimenti di prima necessità, prodotti freschi e direttamente pasti veloci. Anche Coop e Carrefour si erano mosse qualche tempo fa in questa direzione proponendo l’insegna Express, in cui si vendono generalmente prodotti freschi. Ikea, invece, nel settore dell’arredamento low cost, aveva posto l’attenzione sul cambiamento delle abitudini di acquisto decidendo di aprire alcuni punti vendita con prodotti mirati nei centri cittadini contro il classico modello delle periferie.

Nella sostanza, cambiando anche le abitudini dei cittadini, che tornano a riassaporare la classica passeggiata in centro, anche i negozi che un tempo puntavano a grandi volumi e grandi spazi si orientano verso il “piccolo” e ad hoc.

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