Secondo alcune fonti di Reuters.com, l’esercito cinese ha vietato alle auto Tesla di entrare nei suoi complessi militari. Il Ban è dovuto alle forti preoccupazioni di sicurezza legate alla possibile raccolta di dati sensibili dalle telecamere installate sugli stessi veicoli. Ma quanto c’è di vero?

Elon Musk nega le accuse

Elon Musk, amministratore delegato di Tesla, si è difeso negando ogni accusa e, in una recente intervista, ha dichiarato quanto segue:

C’è un forte incentivo per noi a essere molto confidenziali con qualsiasi informazione.

Se Tesla usasse le auto per spiare in Cina o altrove, saremo chiusi.

Musk – al “China Development Forum”, un incontro di affari di alto livello ospitato da una fondazione sotto il Consiglio di Stato – ha auspicato una maggiore fiducia reciproca tra le due maggiori economie del mondo.
La Cina, oggi, è il più grande mercato automobilistico del mondo e, quindi, uno dei principali mercati di Tesla e di tutti i produttori di veicoli elettrici.

In Cina, solamente lo scorso anno, Tesla ha venduto 147.445 auto, il 30% del suo totale globale. Tuttavia, quest’anno sta affrontando una maggiore concorrenza da parte dei rivali nazionali da Nio Inc a Geely.

Il Ban di Tesla è l’ultima mossa di una guerra commerciale senza fine

Questo ban è stato visto da molti come l’ultimo segno del crescente controllo della Cina sulla casa automobilistica elettrica statunitense nel bel mezzo delle tensioni con Washington.
Alcuni analisti hanno sottolineato che questa mossa assomiglia molto alle misure volute dall’ex presidente americano, Donald Trump, contro la società di telecomunicazioni cinese Huawei, dove venne citata la questione della sicurezza nazionale.

Fonte: Reuters.com

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