Ci sono paradossi che il mondo greco non avrebbe probabilmente mai immaginato, dei veri e propri ossimori, come quello delle Tesla che si acquistano con i bitcoin, un’auto ecologica che viene comprata con moneta inquietante!

Tesla e bitcoin, che paradosso

Le auto elettriche Tesla sono per definizione auto non inquinanti, potremmo dire che esse sono le auto Green di sostenibilità ambientale per definizione. Di contro poi ci sono le criptomonete, i bitcoin che vengono invece definiti i succhia energia.

Ebbene, a febbraio Tesla ha investito 1,5 miliardi di dollari in bitcoin e qualche giorno fa Musk ha affermato che sarà possibile acquistare le auto a marchio Tesla con gli stessi bitcoin.

Le monete virtuali, le bitcoin vengono coniate attraverso ore e ore di operazioni di mining, e per farlo è necessario utilizzare un’infrastruttura che emette nell’atmosfera 36 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno. Si tratta di un consumo mostruoso. Per fare qualche esempio, la più importante criptovaluta, appunto il Bitcoin, consuma dai 77 TWh ai 121,05 TWh all’anno. Sono rispettivamente i consumi energetici annuali di Cile e Norvegia.

Il paradosso che quindi viene a crearsi in questo caso è il seguente: le Tesla sono auto elettriche che quindi permettono di tenere a freno l’inquinamento atmosferico non immettono CO2 nell’aria. Per acquistarle però si potrà utilizzare una moneta che invece per esistere ha bisogno di immettere una quantità incredibile di CO2 nell’aria. Un altro esempio pratico, per acquistare una Tesla Model 3 si dovranno produrre 72.000 GW di potenza. Alla luce di questi dati spaventa come spesso i potenti che gestiscono gli affari mondiali sembrano a volte totalmente incapaci di collegare i fili delle loro azioni e leggerne le paradossali conseguenze.