Una delle due semifinali di Champions League sarà il derby Milan-Inter. Dopo che i ragazzi di Stefano Pioli hanno battuto il Napoli, i nerazzurri di Simone Inzaghi hanno passato turno meritatamente contro il Benfica. Riaffiorano alla mente tanti ricordi da una parte e dall’altra. Esattamente venti anni fa, alle semifinali del 2003 fu sempre derby meneghino. Passarono i rossoneri, a cui bastò una rete di Shevchenko segnata nella gara di ritorno per la regola del gol in trasferta dopo l’andata senza reti.

A proposito, da poco tale regola non è più in vigore in UEFA. E mentre le due squadre si preparano alla partita della vita, abbiamo fatto i conti in tasca anche all’Inter.

Il cammino in Champions porta sogni, ma anche tanto fatturato. La sola partecipazione alla massima manifestazione calcistica europea vale un bonus di 15,64 milioni di euro. Altri 15,93 milioni sono arrivati con un altro bonus, stavolta legato al ranking storico. Si tratta di una cifra superiore a quella incassata dal Milan, che pure vanta quattro Champions vinte in più. I nerazzurri, però, hanno ottenuto un migliore piazzamento in Europa nell’ultimo decennio. E 6 milioni sono entrati con la distribuzione della prima metà del market pool: il 30% di 20 milioni, la percentuale spettante alla seconda qualificata in campionato la scorsa stagione.

Derby Milan-Inter a colpi di incassi record

Procedendo con gli incassi legati alla Champions, nella fase a gironi l’Inter ha vinto due gare, ne ha perse tre e ne ha pareggiata una. In tutto, ciò le ha fruttato 10 milioni grazie al bonus prestazioni, maggiorato per via della redistribuzione delle quote pareggi. L’accesso agli ottavi di finale sono valsi altri 9,6 milioni, quello ai quarti 10,6 milioni. E ora arriveranno altri 12,5 milioni con l’accesso alle semifinali. E ci sono 5,85 milioni certi con la distribuzione della seconda metà del market pool.

Essa è basata sul numero delle partite giocate rispetto al totale delle partite giocate in Champions da tutte le squadre italiane.

Facendo un rapido calcolo, otteniamo che l’Inter con le semifinali avrà giocato certamente 12 partite, la Juventus 6 e il Napoli 10. Nell’ipotesi peggiore che perdesse contro il Milan, questi ne avrà giocate 13. Dunque, 12 su 41 partite, ossia il 29,3% di 20 milioni. Fanno per l’appunto 5,85 milioni. Non è finita. Restano da calcolare gli incassi allo stadio. Nella fase a gironi, gli incontri casalinghi contro Barcellona, Bayern Monaco e Viktoria Pilzen hanno reso 12,2 milioni. A questi si aggiungono i 6,76 milioni contro il Porto agli ottavi e gli 8,2 milioni di ieri contro il Benfica ai quarti. Resta il dubbio su quale possa essere l’ammontare per la sfida contro il Milan. Si potrebbe toccare il record storico assoluto dei 10 milioni. Vale altrettanto per i rossoneri.

Tirando le somme, già con certezza l’Inter ha incassato grazie alla Champions più di 113 milioni. Sarà facilmente superata la soglia dei 120 milioni. Da questa cifra, la UEFA sottrarrà 4 milioni per la violazione del Fair Play Finanziario. In tutto, l’incasso netto dovrebbe attestarsi sui 120 milioni, pochi in meno rispetto al fatturato del Milan grazie alle coppe europee. Chiaramente, i numeri sarebbero destinati a lievitare ulteriormente per l’eventuale finale che si giocherà a Istanbul contro la vincente tra Real Madrid e Manchester City. E non stiamo considerando l’impatto positivo che i successi staranno avendo già sull’area commerciale, vale a dire sulle vendite di jersey, cappellini, gadget e quant’altro possa soddisfare i tifosi nerazzurri di tutto il mondo.

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