Continua lo scontro legato al coprifuoco alle 22. Tutto era nato dopo una dichiarazione ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini, che al Messaggero aveva detto che chi va al ristorante poteva rimanere seduto fino alle 22 e poi tornare a casa senza il rischio di incorrere in multe. Il Viminale, però, ha smentito tutto con una circolare.

Nessun coprifuoco dopo le 22 per chi va al ristorante

Violare il coprifuoco alle 22 mostrando lo scontrino del ristorante non è possibile. Nella nota, il Viminale ha chiarito:

«Il decreto legge in vigore dal 26 aprile ha confermato la permanenza del limite orario gli spostamenti tra le 22 e le 5»

Alle 22 insomma, non si può uscire dal ristorante, ma bisogna essere già a casa, in base alla nota del Viminale che spegne tutti gli entusiasmi.

Anzi, sembra proprio che il Governo sia intenzionato ad intensificare i controlli proprio nei pressi dei luoghi della movida.

Sono giorni, ormai, che si parla del coprifuoco e di come durante i mesi estivi questo rappresenti un grosso ostacolo non solo per chi possiede locali e ristoranti, ma anche per i cittadini. Il coprifuoco avrebbe frenato anche i turisti stranieri e italiani a prenotare le vacanze, al momento, o almeno fino a quando non si saprà con maggiore certezza se e quando sarà abolito o spostato. Ogni 15 giorni il Governo dovrebbe rivedere la situazione dei contagi e da lì decidere se mantenere ancora il coprifuoco alle 22 o spostarlo.

Da metà maggio addio al coprifuoco

La questione coprifuoco ha creato anche delle spaccature all’interno della maggioranza. Il segretario del Pd, Letta non ha gradito l’iniziativa di Salvini di raccogliere firme per eliminare il coprifuoco: “Mi stupisce Salvini che partecipa a una raccolta firme contro il coprifuoco decisa dal governo dove siede” ha detto al programma Mezz’ora in più su Rai 3. Poco dopo è giunta la replica via social di Salvini che ha così tuonato: «Il segretario del Pd Letta non si fida degli italiani e li vuole tenere ancora chiusi in casa. Io mi fido degli italiani e vorrei che tornassero a vivere, lavorare, sorridere».

La questione coprifuoco ha acceso gli animi ma la speranza è che a metà maggio, quando saranno nuovamente rivisti i dati, si possa pensare direttamente di abolirlo o almeno spostarlo dopo le 23 per favorire le attività. Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, ha già confermato che l’obiettivo del Governo è quello di riaprire e non chiudere più e che già a metà maggio si potrebbe avere lo slittamento del coprifuoco.

Vedi anche: Coprifuoco alle 22: idea decreto tra 15 giorni per abolirlo in vista dell’estate

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