L’istituto Nomisma ha pubblicato un nuovo report sulle compravendite immobiliari nel 2020 e nel 2021, delineando uno scenario preoccupante per l’intero settore. Secondo le ultime stime, l’anno in corso si chiuderà con meno di 500 mila compravendite, con un calo in termini percentuali stimato intorno al 18%. Scende anche il prezzo degli immobili, sebbene il calo sia molto più contenuto rispetto a quanto ipotizzato all’inizio: -2,6%, se si prende come riferimento la percentuale del segmento abitativo (diminuzione sopra il 3,0% per quanto riguarda invece i settori commerciali e direzionali).

Richiesta mutui, nel 2020 contrazione superiore al 26% nella peggiore delle ipotesi

Di recente, vi abbiamo parlato della situazione mutui in Italia, prendendo come esempio sei delle principali città italiane e segnalando l’importo della rata mensile da pagare per ciascuna delle abitazioni prese in esame (in base a quartiere, metratura, costo e anticipo). Restando in tema, oggi riportiamo quanto segnalato da Nomisma, che prevede per quest’anno una contrazione delle domande dei mutui fino al 26% nell’ipotesi peggiore (in relazione a una possibile seconda ondata del coronavirus, in attesa di un vaccino che dovrebbe essere disponibile però soltanto nel 2021). Non si discosta più di tanto la percentuale rispetto allo scenario “base”, che ipotizza un calo della domande di mutui fino al 18% (nella migliore della ipotesi la contrazione sarebbe invece pari al 12%).

Come sarà nel 2021?

E nel 2021? Ci sarà una lieve ripresa, stando sempre al report di Nomisma, ma il tasso continuerà ad essere negativo. Infatti, lo scenario normale prevede una flessione nella richiesta dei mutui dell’11,5%, percentuale che sale oltre il 16% nell’eventualità peggiore e crolla al 6,5% qualora arrivino buone notizie sul fronte pandemia.

Punto interrogativo, infine per l’Ecobonus. Gli analisti di Nomisma non si scompongono più di tanto, dal momento che bisogna ancora capire quante famiglie italiane aderiranno alla domanda e quali saranno le procedure burocratiche richieste.

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