Da aprile 2018 partirà il taglio delle commissioni interbancarie, per i pagamenti effettuati con il Pos, applicate durante le transazioni. A confermarlo è il testo della bozza del decreto legislativo Taglia commissioni, volto a tagliare appunto le spese relative ai pagamenti elettronici a carico degli esercenti e i mini pagamenti al di sotto dei 5 euro, in modo da promuovere l’utilizzo della carta anche per pagamenti esigui. Dunque, anche in Italia, usare il bancomat o la carta di credito costerà meno e il nostro paese dovrà uniformarsi all’Ue.

Il decreto accoglie così la direttiva sui servizi di pagamento PSD 2 – Payment Services Directive.

Che cosa cambia?

Si tratta insomma di limiti alle commissioni che non dovranno superare lo 0,2% della transazione per il bancomat e lo 0,3% per le carte di credito. Previste anche sanzioni più amare per chi non rispetterà questi limiti anche se fino al dicembre 2020, sostanzialmente, sarà comunque mantenuto un periodo transitorio di adeguamento in cui i prestatori di servizi potranno adottare una commissione interbancaria non superiore all’equivalente dello 0,2% calcolato sul valore medio annuo di tutte le operazioni nazionali. Le sanzioni riguarderanno anche chi non abbasserà la franchigia da 150 a 50 euro a carico del cliente nell’eventualità del pagamento con frode. Scatterà, inoltre, il divieto di surcharge, ossia di applicare un sovrapprezzo per l’impiego di un determinato strumento di pagamento. A controllare il rispetto e l’osservanza delle relative disposizioni ci saranno la Banca d’Italia e l’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

I dubbi della Confcommercio

Il provvedimento ha creato qualche dubbio fra le associazioni dei commercianti, come sottolinea la Confcommercio “Bene che il Governo abbia deciso di intervenire per ridurre le commissioni per i pagamenti con carte di credito e bancomat tramite Pos, non vorremmo, però, che il Governo usi questo stesso provvedimento per introdurre anche le sanzioni per le imprese che non accettano pagamenti elettronici, se l’obiettivo è quello di diffondere sempre di più l’uso di questi strumenti di pagamento, la via non è certo quella di prevedere misure ingiuste e penalizzanti.

” Il Codacons, addirittura, chiede interventi ancora più estremi come l’abolizione delle commissioni per l’acquisto di “beni non voluttuari”. Vedremo i prossimi mesi cosa cambierà effettivamente.

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