Chi lavora da diverso tempo nella stessa azienda può maturare il desiderio di chiedere al proprio capo un aumento di stipendio. D’altronde è fondamentale essere pagati in maniera adeguata rispetto non soltanto alle ore effettive di lavoro ma anche ai risultati conseguiti e alle eventuali crescenti responsabilità. Per ottenere un aumento in busta paga occorre però seguire una precisa strategia, sarebbe sbagliato puntare tutto sull’improvvisazione e il rapporto di stima venutosi a creare con il proprio datore di lavoro da quando si è in azienda.

Ecco alcuni consigli presentati dalla giornalista Alice Scaglioni per il Corriere della Sera in un recente approfondimento sul tema.

L’importanza del contesto aziendale

In primo luogo bisogna considerare il giusto timing nell’inoltrare la propria domanda al capo, facendo riferimento soprattutto al contesto aziendale. Sarebbe preferibile evitare qualsiasi richiesta di aumento qualora la società stia attraversando un momento difficile dal punto di vista finanziario oppure vivendo una stagione di cambiamento con l’ingresso di un nuovo management. A questo proposito, la soluzione migliore è chiedere un aumento di stipendio quando la situazione all’interno dell’azienda è stabile.

Prendere consapevolezza del proprio valore di mercato

Un altro aspetto molto importante è la presa di coscienza del proprio valore di mercato. Utile in questo senso l’utilizzo di strumenti online quali Payscale, Salary.com e Glassdoor, tramite i quali è possibile confrontare gli stipendi retribuiti da altre aziende per incarichi simili o uguali al proprio. Inoltre, bisognerebbe riflettere sull’eventuale maggiore responsabilità acquisita all’interno della società dopo l’assunzione, verificando tramite il proprio curriculum la posizione con cui si è entrati in azienda.

Professionalità e pazienza pagano sempre

La richiesta di un aumento dovrebbe contemplare non la sfera personale ma quella professionale. Alla base dunque della propria argomentazione vanno messi i risultati raggiunti negli anni grazie all’impegno profuso.

Qualora il datore di lavoro si rifiuti nel concordare un aumento di salario, si dovrebbe restare positivi, cercando di lasciare comunque una porta aperta al dialogo. In questo caso, la soluzione migliore potrebbe essere quella di capire dove migliorare per ottenere l’agognato aumento in un’eventuale seconda richiesta.

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