Venerdì 12 febbraio arriverà un nuovo report ISS sui contagi regionali e gli indici RT aggiornati in base alle regioni. La possibilità che per alcune ci sarà un passaggio ad una nuova fascia è concreto.

Chi rischia di passare alla zona arancione o rossa

Da lunedì scorso è passata in zona gialla la Sardegna e in questi giorni anche la Puglia è tornata in zona gialla. In zona arancione restano solo Umbria e Sicilia, oltre all’Alto Adige che si trova in lockdown totale fino al 28 febbraio e 50 comuni della provincia di Perugia, 6 della Provincia di Terni e 27 in Molise.


Anche questi dati saranno fondamentali per capire quali regioni potrebbero passare alla zona di minor rischio o maggior rischio dal prossimo fine settimana.

Ad esempio, l’Umbria potrebbe finire direttamente tutta in zona rossa, occhi puntati anche su Abruzzo e Molise, che dalla fascia gialla rischiano l’arancione.
Un’altra regione che attende con ansia il report è la Toscana, che ugualmente rischia il passaggio in arancione, come ha sottolineato il Governatore Giani, anche a causa delle aree confinanti con l’Umbria, in cui il contagio si sta propagando: “Il pericolo di andare in fascia arancione è oggettivo. I dati che trasmettiamo segnalano una salita graduale nel numero dei contagi, non allarmante, ma c’è”,  ha detto Eugenio Giani.
Anche la Campania rischia la zona arancione dal 14 o 15 febbraio, così come la Liguria e l’Emilia Romagna, mentre nelle Marche, a causa di alcuni focolai della variante inglese, si prevedono delle micro zone arancioni.

La situazione delle regioni in sintesi

Ad oggi, insomma, a rischiare la zona rossa è l’Umbria, in arancione potrebbero finire la Campania, Toscana, Liguria, Abruzzo, Emilia Romagna e Molise. Le Marche potrebbero restare gialle ma con micro zone arancioni, la Lombardia, invece, resterebbe gialla, così come Veneto, Provincia di Trento, Valle D’Aosta, Basilicata, Piemonte e Calabria.

Sardegna e Puglia restano gialle per le prossime due settimane, mentre per la Sicilia non è ancora chiaro che cosa accadrà. Le prossime ore saranno decisive.

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