Dal 2000 il tuo quotidiano indipendente su Economia, Mercati, Fisco e Pensioni
Oggi: 05 Dic, 2025

Ecobonus auto 2025, si parte: fino a 11.000 euro con ISEE e rottamazione

Nuovi incentivi 2025 per auto elettriche (c.d. ecobonus auto): contributi mirati a famiglie e microimprese, con rottamazione
3 mesi fa
2 minuti di lettura
ecobonus auto
Foto © Pixabay

Un nuovo pacchetto di sostegni all’acquisto di veicoli a emissioni zero (c.d. ecobonus auto) entra nel vivo con il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) dell’8 agosto 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 settembre 2025 (n. 208).

La misura vale 597 milioni di euro, finanziati tramite PNRR, ed è concepita per generare un impatto ambientale e sociale misurabile, privilegiando famiglie con redditi più bassi e microimprese. L’intervento non ha natura indiscriminata: al contrario, concentra le risorse dove il beneficio pubblico atteso risulta maggiore e dove la sostituzione del parco circolante può incidere sulle emissioni dei centri urbani.

Beneficiari dell’ecobonus auto 2025 e filosofia dell’intervento

I destinatari dell’ecobonus auto 2025 si articolano in due categorie: cittadini e microimprese.

La logica è esplicita: favorire l’accesso alla mobilità elettrica ai nuclei economicamente più fragili e, parallelamente, sostenere le piccole realtà produttive che rinnovano i mezzi per lavoro.

La riuscita della misura dipenderà però anche dalla progressione delle infrastrutture di ricarica: l’incentivo è un tassello di una strategia più ampia di transizione ecologica e non un provvedimento isolato.

Importi per i privati: soglie ISEE e rottamazione

Per le persone fisiche il contributo è modulato sul valore dell’ISEE e subordinato alla sostituzione di un veicolo inquinante. In dettaglio:

  • 11.000 euro per nuclei con calcolo ISEE fino a 30.000 euro;
  • 9.000 euro per ISEE tra 30.000 e 40.000 euro.

In entrambi i casi, l’ecobonus auto richiede la rottamazione di un’auto a combustione interna fino a Euro 5, intestata al richiedente da almeno sei mesi. La condizione mira ad assicurare che il beneficio non alimenti acquisti aggiuntivi, ma una sostituzione reale di veicoli più impattanti con modelli a zero emissioni.

L’agevolazione riguarda autovetture elettriche di categoria M1 “nuove”. Ossia, autoveicoli destinati al trasporto di persone, con almeno quattro ruote e massimo otto posti a sedere oltre al posto del conducente.

L’ecobonus auto  2025 per le microimprese

Per le microimprese il meccanismo dell’ecobonus auto viene calibrato sulle esigenze operative dei piccoli operatori economici:

  • contributo fino al 30% del prezzo di acquisto, con tetto a 20.000 euro per veicolo;
  • possibilità di richiedere due bonus per ciascuna impresa.

La misura rientra nel quadro degli aiuti di Stato in regime “de minimis”: il cumulo con altri sostegni va quindi verificato alla luce dei massimali europei applicabili. Il perimetro comprende veicoli commerciali elettrici di categoria N1 o N2. In ogni caso, l’acquisto deve riferirsi a mezzi nuovi.

Come si ottiene lo sconto

L’erogazione dell’ecobonus auto avverrà direttamente in fattura, sotto forma di sconto applicato dal venditore al momento dell’acquisto. L’intero processo sarà gestito tramite una piattaforma informatica Sogei.

Il rivenditore sarà tenuto a convalidare l’operazione entro 30 giorni; in assenza di convalida nei termini, le risorse tornano disponibili per altri aventi diritto. Questo passaggio evita “prenotazioni” speculative e garantisce un impiego rapido delle somme.

Tempistiche e durata dell’ecobonus auto

L’avvio operativo dell’ecobonus auto sarà puntualizzato con apposita comunicazione del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica).

La finestra di utilizzo degli stanziamenti è fissata fino al 30 giugno 2026, salvo esaurimento anticipato dei fondi.

Il calendario, dunque, premierà chi riesce a chiudere l’iter in tempi brevi: procedura di acquisto, rottamazione del vecchio mezzo e validazione del rivenditore devono allinearsi per non perdere la priorità.

Le stime ministeriali indicano che il plafond disponibile potrebbe coprire circa 39.000 immatricolazioni di veicoli elettrici. Il contesto, peraltro, appare favorevole: a luglio 2025 le immatricolazioni di BEV hanno registrato un +40,6% su base annua, raggiungendo una quota del 4,85% del mercato. La nuova tornata di incentivi è quindi attesa come un catalizzatore della domanda, capace di accelerare il tasso di adozione e contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione nazionali.

Riassumendo

  • Soggetti ammessi all’ecobonus auto: persone fisiche e microimprese.
  • Oggetto: acquisto di veicoli elettrici (M1 per privati; N1/N2 per microimprese).
  • Attivazione: data operativa definita dal MASE; finestra utilizzabile fino al 30 giugno 2026.
  • Meccanismo: sconto immediato in fattura, con gestione tramite piattaforma Sogei; validazione del venditore entro 30 giorni.
  • Condizione per i privati: rottamazione di un veicolo fino a Euro 5, intestato da almeno sei mesi.
  • Massimali: 11.000 euro (ISEE fino a 30.000) e 9.000 euro (ISEE 30.000–40.000); per microimprese 30% del prezzo fino a 20.000 euro per veicolo, con due bonus richiedibili.
  • Vincoli UE: applicazione del regime “de minimis”.

 

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

legge di Bilancio
Articolo precedente

Il tesoretto di 13 miliardi? Perché forse è meglio non toccarlo

Carta Dedicata a te
Articolo seguente

INPS, social card 2025 (carte dedicata a te): ecco l’elenco dei beneficiari ai Comuni