Dichiarazione redditi colf e badanti: 730 o Modello Redditi?

La Dichiarazione redditi colf e badanti può essere presentata con Modello 730 oppure bisogna ricorrere al Modello Redditi Persone Fisiche?
3 anni fa
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dichiarazione redditi
Foto © Pixabay

E’ tempo di dichiarazione redditi anche per colf e badanti, Infatti, anche i lavoratori domestici, che percepiscono redditi in Italia, sono chiamati a denunciare al fisco i redditi percepiti nel nostro Paese.

Si pone, tuttavia, una questione fondamentale. Con che modello dichiarativo debbono adempiere, con il 730 o Modello Redditi Persone Fisiche?

Il dubbio si pone in virtù del fatto che il datore di lavoro di colf e badanti non assume le vesti di sostituto d’imposta. Quindi, non effettua, nell’anno d’imposta, trattenute Irpef sulla retribuzione pagata.

Inoltre non effettua nemmeno operazioni di conguaglio da Modello 730 nella busta paga del lavoratore.

L’unico obbligo che il datore di lavoro ha verso il lavoratore domestico è quello di rilasciargli la certificazione corrispettivi colf e badanti. Una sorta di certificazione unica in cui certifica il reddito corrisposto al lavoratore nell’anno d’imposta di riferimento.

Dichiarazione redditi colf e badanti, la scelta del modello

In linea generale, come noto, uno dei vantaggi di presentare la dichiarazione redditi con il modello 730 è quello che l’operazione di conguaglio, del debito o credito d’imposta, è fatta direttamente dal datore di lavoro in busta paga. Dunque, il lavoratore nella busta paga di luglio (o successive) si ritroverà la trattenuta (se dal 730 esce un debito Irpef) o un rimborso (se dal 730 esce un credito Irpef non chiesto a compensazione).

Poiché come detto, il datore di lavoro di colf e badanti non assume le vesti di sostituto d’imposta, ne consegue che il lavoratore domestico potrà presentare la propria dichiarazione redditi attraverso il Modello Redditi Persone Fisiche (scadenza 30 novembre 2022).

Quindi, se dalla dichiarazione scaturisce un debito Irpef sarà poi lui stesso a doverlo versare con Modello F24. Se, invece, esce un credito, questo potrà essere chiesto a compensazione o a rimborso (che sarà erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate).

L’altra soluzione potrebbe essere quella del Modello 730 senza sostituto d’imposta (scadenza 30 settembre 2022). Anche in questa ipotesi, per il debito o credito d’imposta ci si comporterà allo stesso modo descritto per il Modello Redditi.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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