Con bancomat e carte di credito non solo multe Pos agli esercenti, ecco cosa bolle in pentola

Attenzione perché con il bancomat e con le carte di credito non arriveranno solo le multe Pos agli esercenti. La stretta passa pure dal Fisco. Ecco come nel dettaglio.
3 anni fa
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Con bancomat e carte di credito non solo multe Pos agli esercenti, ecco cosa bolle in pentola
Con bancomat e carte di credito non solo multe Pos agli esercenti, ecco cosa bolle in pentola

Attenzione perchè con il bancomat e con le carte di credito non arriveranno solo le multe Pos agli esercenti. Ovverosia, a carico di tutti quei commercianti che rifiuteranno il denaro di plastica. Ma è attesa pure una stretta contro l’evasione fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate. Vediamo allora, al riguardo, cosa bolle in pentola.

Con bancomat e carte di credito che dovranno essere accettati dagli esercenti, per evitare le sanzioni, il Fisco sarebbe infatti pronto a sfruttare tale obbligo.

Per incrociare i dati dei pagamenti con il Pos con quelli dei registratori di cassa. In accordo con quanto è stato riportato da IlGiornale.it.

Con bancomat e carte di credito non solo multe Pos agli esercenti, ecco cosa bolle in pentola

Nel dettaglio, con bancomat e carte di credito, il Fisco incrociando i dati potrà verificare se eventualmente il controvalore degli scontrini battuti sarà inferiore a quello degli incassi.

Inoltre, l’incrocio dei dati in ottica di contrasto all’evasione fiscale avverrà nel pieno rispetto della privacy. Il che significa che non saranno visibili le tipologie di spesa e le preferenze di acquisto, con bancomat e carte di credito, da parte dei consumatori.

Cosa rischiano i commercianti se si rifiutano di accettare per i pagamenti il denaro di plastica

Con bancomat e carte di credito, cosa rischiano allora i commercianti se questi si rifiutano di accettare per i pagamenti il denaro di plastica? Per ogni pagamento rifiutato la sanzione fissa, dal prossimo 30 giugno del 2022, sarà pari a 30 euro. Alla quale si aggiungerà una multa ulteriore pari al 4% della transazione con moneta elettronica rifiutata.

Il regime sanzionatorio con bancomat e carte di credito rifiutate, inoltre, non è previsto solo per i commercianti. Ma per tutti coloro che offrono prodotti e servizi a pubblico. Ovverosia, su tutti, i liberi professionisti, ma anche anche categorie di lavoratori come, tra le altre, quelle rappresentate dai medici e dai tassisti.

Ma con un dubbio: chi controlla?

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