All’interno del parco dei Certificati emessi da UBS, ne balza all’occhio uno di recente emissione che consente di investire su 2 società appartenente al settore bancario italiano.

In tal modo si da la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un portafoglio di azioni attive nel settore bancario con un impiego di danaro limitato (1000€). Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ai dividendi e ad eventuali salite dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottiene un flusso cedolare periodico incondizionato e una protezione condizionata – da eventuali discese dei sottostanti – sull’investimento fatto.

Cosa molto importante inoltre, è l’assoluta efficienza della fiscalità dei certificati (redditi diversi in quanto derivati cartolarizzati) nella compensazione delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale. Per maggiori informazioni leggi: Recupero Minusvalenze? Sfrutta l’efficienza della fiscalità dei certificati, spunti operativi

Informazioni sul sottostante

In questo caso, i sottostanti del certificato UBS sono rappresentato da: Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banco BPM

  1. Le 2 aziende sono positivamente correlate, in quanto appartengono al settore bancario. In tal modo si evita il rischio che potenzialmente i valori di tutti i titoli viaggi indipendentemente, andando ad inficiare l’elargizione di cedole o la restituzione integrale del capitale nominale anche data da uno dei sottostanti.
  2. Tutte e 2 dispongono di uno storico adeguato per valutazioni di stampo quantitativo. E’ possibile ad esempio analizzare il processo che muove fondamentalmente il prezzo, e quindi la natura stocastica, dei sottostanti analizzati, potendo osservare anche eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame.
  3. Tutte e 2 sono soggette a variabili economiche come tassi d’interesse, quantità di moneta in circolo nel sistema e quindi inflazione
  4. La volatilità implicita è mediamente elevata (anche se non esageratamente), e questo giova alla costruzione in termini di facilità e risparmio nella costruzione del certificato (costi più bassi delle opzioni)
  5. Per concludere non è possibile il confronto fra la metrica del P/E attuale delle singole aziende rispetto al settore bancario (sarebbe utile anche un più approfondito confronto sub-sector commerciale/d’investimento e del peer group)
  6. Le barriere sono relativamente protettive, scegliendo un buon bilanciamento con il rendimento periodico delle cedole

Se quindi non si vuole avere un esposizione diretta al settore in questione è possibile utilizzare il certificato che andremo a presentare il quale, oltre ad offrire una buona protezione condizionata, elargisce un flusso reddituale incondizionato.

Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).

UBS Certificati Fixed Cash Collect Step Down: struttura del certificate

A seguire la struttura del certificato UBS:

  • Barriera europea sul capitale al 55% dei valori iniziali
  • Cedole mensili incondizionate dello 0,92% (11,04% annuo incondizionato sul taglio nominale unitario di 1000 Euro)
  • Trigger autocall a partire dal 6° mese (dal 23.06.2023) e decrescente a step del 5% ogni 6 mesi: dal 100% al 90% dei valori iniziali
  • Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 1027,17 Euro – chiusura del 20.01.2023 –

UBS Certificati Fixed Cash Collect Step Down: funzionamento del payoff

Questo prodotto, della categoria certificati di investimento Fixed Cash Collect, è stato emesso da UBS il 11.01.2023 e ha data di valutazione finale posta al 23.12.2024 (scadenza/liquidazione 02.01.2025), è negoziato sul EuroTLX ed ha un valore nominale di 1000 euro.

Questo certificato paga un flusso cedolare trimestrale incondizionato di 9,20 Euro, ogni mese (24 cedole). Senza condizioni significa a prescindere dall’andamento del valore dei sottostanti.

Il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger mensile, a partire dal 6° mese e decrescente a step del 5% (vedi la struttura). In pratica, ad ogni data di valutazione si hanno due scenari:

  1. se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del mese in questione
  2. in caso contrario la vita del prodotto continua.

NB: In altre parole, se scatta il meccanismo di autocall alla prima data si ottengono 6 cedole più il nominale. Altrimenti si passa alla seconda data ecc

A scadenza, se il certificato non si è estinto anticipatamente,  si prefigurano 2 scenari:

  • l’investitore riceve il valore nominale se ogni sottostante, alla data di valutazione finale, non è sceso sotto la barriera europea (posta al 60% dei valori iniziali): nel computo del payoff si inseriscono quindi tutte e 24 le cedole;
  • in caso contrario il Certificate paga l’ultimo premio condizionato e rimborsa un importo proporzionale alla performance negativa del sottostante peggiore (anche detto WO, Worst Of, ossia con valore finale più basso in % rispetto al valore iniziale), considerando però nel computo anche le precedenti 24 cedole incondizionate che attenuano l’entità delle perdite sul capitale investito.

Da notare inoltre la presenza della barriera europea: questo tipo di barriera viene osservata solo alla data di valutazione finale. Ciò implica che, se il sottostante dovesse scendere sotto la barriera durante la vita del certificato per poi risalirvici sopra alla data di valutazione finale, il capitale da rimborsare al valore nominale non viene intaccato. Per maggiori informazioni si legga anche: Certificati: la barriera cos’è e quali tipi ne esistono.

Il portafoglio sottostante

La situazione attuale sul portafoglio sottostante di questo Certificato UBS Fixed Cash Collect  è la seguente:

  • Intesa Sanpaolo: valore iniziale (2,0925 Eur), Barriera (1,1509 Eur), ultimo prezzo registrato (chiusura al 20.01.2023 a 2,1805 Eur, pari al 104,21% del valore iniziale)
  • Unicredit: valore iniziale (13,284 Eur), Barriera (7,3062 Eur), ultimo prezzo registrato (chiusura al 20.01.2023 a 14,958 Eur, pari al 112,60% del valore iniziale)

Analisi dinamico-oggettiva

Intesa Sanpaolo per ora rappresenta il WO.

In base alle quotazioni attuali del sottostante WO del certificato UBS, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 1027,17 Euro, questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, Data da Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante WO dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite; verde per aumenti/guadagni) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:

se il certificato non si è estinto anticipatamente e Intesa Sanpaolo non è scesa oltre il 47,21% dall’attuale quotazione il certificato paga il nominale di 1000 euro più le precedenti 24 cedole garantite per il totale 1220,80 Euro, corrispondente ad un massimo rendimento potenziale lordo a circa 2 anni del 18,51% rispetto il suddetto prezzo lettera.

Se invece il sottostante scendesse con più forza il certificato perderebbe comunque molto meno grazie all’incasso delle 24 cedole garantite: ad esempio, a fronte di un -50% del sottostante WO il certificato sperimenta un -27,78%, a fronte di un -60% del sottostante WO il certificato registra un -37,92% e così via.

Codice ISIN del prodotto

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