All’interno del parco dei Certificati emessi da Goldman Sachs, ne balza all’occhio uno di recente emissione che consente di investire su 1 società appartenente al macro-settore tecnologico.

In tal modo si dà la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un’azione in tema tecnologia ed Auto Elettriche con un impiego di danaro limitato (taglio nominale unitario 1000€). Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ai dividendi e ad eventuali salite del sottostante – ossia l’azione -, si ottiene un flusso cedolare periodico incondizionato e una protezione condizionata – da eventuali discese dei sottostanti – sull’investimento fatto.

Cosa molto importante inoltre, è l’assoluta efficienza della fiscalità dei certificati (redditi diversi in quanto derivati cartolarizzati) nella compensazione delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale. Per maggiori informazioni leggi: Recupero Minusvalenze? Sfrutta l’efficienza della fiscalità dei certificati, spunti operativi

Informazioni sul sottostante

Tesla è quotata da un periodo di tempo sufficientemente ampio da effettuare adeguate valutazioni di stampo quantitativo. Ad esempio è possibile analizzare i bilanci (ricavi, utili ecc) e la natura stocastica (mean reverting o trend following) che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato, potendo anche osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame. A livello tecnico-tecnico quantitativo Tesla possiede una forte proprietà trend following: considerando i rendimenti giornalieri del periodo storico che và dalla fine di dicembre 2019 ad oggi (1025 osservazioni giornaliere sui prezzi di chiusura, ossia 1024 rendimenti), l’esponente di Hust è pari a circa 0,63 con una significatività statistica superiore al 99%. A livello fondamentale Zacks classifica attualmente come Buy il titolo, misurando la capacità di produrre utili sopra/sotto le stime (metrica degli earning surprise).

Essendo solo uno il titolo su cui è scritto il certificato, il rischio di correlazione si riduce al mercato/settore in cui è quotata/opera (ed anche dalle sorti delle terre rare).

L’azienda presenta ora fondamentali relativamente solidi e rappresenta un interesse strategico e di sviluppo tecnologico. Appartenendo al macro-settore tecnologico e delle auto elettriche – come molte aziende growth considerate “fiore all’occhiello” – possiede un infrastruttura che per sua natura ha presentato o presenta una valutazione di mercato (EV, Enterprise Value) mediamente alta rispetto ai fondamentali (quali l’EBITDA, Earnings Before Interests Taxes and Ammortizations, che è stato anche molto negativo in passato, denotando perdite nel suo core business, ossia la produzione e commercializzazione di auto elettriche), essendo in qualche modo influenzata dal valore di mercato del debito. Ciò non deve essere necessariamente considerato come un segno d’allarme, specie se gli investitori credono nel progetto.

Si può infatti “odorare” una interessante dinamica del rapporto Debt/Equity,  salito costantemente dall’inizio del 2012 alla sua metà su valori altissimi, per poi crollare ed andare in rosso per un breve periodo di tempo (la motivazione è stata un capitale netto negativo rispetto l’elevato livello di debito); in seguito è risalta su un valore elevato, infine scendendo quasi costantemente sugli attuali livelli di circa il 5%. Ciò è segno di una gestione che ha saputo sapientemente effettuare investimenti in grado di generare il reddito necessario ad onorare gli impegni presi.

La volatilità implicita (per convenzione analizzata su una rolling window a 30 giorni) è stata piuttosto sempre elevata. Considerando il periodo storico che dal 2012 ad oggi ha viaggiato in un range massimo compreso approssimativamente intorno al 30%-130%, con un valore medio attuale circa intorno al 49%.

Rispetto al beta si evidenzia un comportamento piuttosto erratico: dal 2012 il titolo è partito da un valore 0 (= di indipendenza dal mercato) a salire quasi costantemente – con una forte correzione nella seconda metà del 2013 – fino ad un valore di 1,2 all’inizio del 2017, per poi subire una discesa di fortissima magnitudo fino ad un valore di circa 0,2 ed infine risalire fino ad oggi a circa +2,31. Ciò significa che attualmente, ad un movimento del +1%/-1% del benchmark corrisponde, in media, un movimento aggressivo del +2,31%/-2,31% del titolo. Ciò denota quindi dei movimenti molto più che proporzionali rispetto al mercato, e per questo è un titolo da maneggiare con cura.

Se quindi non si vuole avere un’esposizione diretta all’azione in questione, ma ottenere una protezione condizionata sull’investimento fatto e delle cedole incondizionate, è possibile prendere a riferimento il certificato che andremo a presentare.

Goldman Sachs Certificati Fixed Cash Collect Callable: struttura del certificate

A seguire le caratteristiche principali del prodotto di Goldman Sachs:

  • Barriera europea sul capitale al 50% dei valori iniziali
  • Cedole mensili incondizionate dello 0,8217% (9,8604% annuo incondizionato sul nominale di 100 Euro) di cui la prima già pagata
  • Scadenza a 3 anni
  • Valore Nominale Unitario di 1000 Euro
  • Opzione call attiva del 6° mese (03/06/2024)
  • Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
  • Prezzo lettera rilevato a circa 992,60 Euro – intorno alle 13:20 del 22.01.2024 –

Goldman Sachs Certificati Fixed Cash Collect Callable: funzionamento del payoff

Questo prodotto, della categoria certificati di investimento Fixed Cash Collect, è emesso da Goldman Sachs il 01.01.2024 e: ha data di valutazione finale posta al 01.12.2026 (scadenza/liquidazione 08.12.2026), è negoziato su EuroTLX ed ha un valore nominale di 1000 euro.

Il fixed cash collect targato Goldman Sachs paga cedole mensili incondizionate di 8,217 Euro ogni mese (36 cedole). Senza condizioni significa a prescindere dall’andamento del valore del sottostante nonostante il contratto sia derivato.

Dal sesto mese è inoltre attiva l’opzione call che dà all’emittente la facoltà di richiamare anticipatamente il prodotto. Se Goldman Sachs esercita l’opzione sarà dovuta la corresponsione del 100% del valore nominale e non saranno più dovute le successive cedole.

A scadenza, se l’emittente non ha richiamato anticipatamente il prodotto, si prefigurano 2 scenari:

  1. l’investitore riceve il valore nominale più l’ultima cedola incondizionata se il sottostante, alla data di valutazione finale, non è sceso sotto la barriera europea posta al 50% del valore iniziale (nel computo del payoff si inseriscono tutte e 35 le cedole, quindi si considerano 1287,595 Euro);
  2. in caso contrario il Certificate paga l’ultimo premio incondizionato e rimborsa un importo proporzionale alla performance negativa del sottostante (considerando però nel computo anche le 35 cedole incondizionate che attenuano l’entità delle perdite sul capitale investito, +287,595 Euro), pagando un importo pari al valore nominale moltiplicato per la suddetta performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale). In formule

Importo di rimborso scenario 2: Valore = Valore nominale x Performance + Tot 35 cedole

Dove: Performance = valore Finale / Valore Iniziale di Tesla

Da notare la presenza della barriera europea: questo tipo di barriera viene osservata solo alla data di valutazione finale. Ciò implica che, se il sottostante dovesse scendere sotto la barriera durante la vita del certificato per poi risalirvici sopra alla data di valutazione finale, il capitale da rimborsare al valore nominale non viene intaccato. Per maggiori informazioni si legga anche: Certificati: la barriera cos’è e quali tipi ne esistono.

Da notare anche la presenza dell’opzione quanto: nonostante il titolo su cui è scritto il certificato sia denominati in USD, il prodotto paga un importo di rimborso in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.

Certificati Unicredit Fixed Cash Collect: il sottostante

La situazione attuale sul sottostante del prodotto a marchio Goldman Sachs è la seguente:

Tesla -> valore iniziale (238,83 USD), Barriera/trigger cedola condizionata (119,415 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 08.12.2022 a 212,19 USD, pari al 88,85% del valore iniziale)

Per ora il valore di Tesla è sotto il valore iniziale. Dato che la quotazione si trova all’88,85%, e che il prezzo del certificato è superiore a 888,50 Euro, il certificato quota incorporando un premio sulla componente lineare dovuto alla struttura favorevole all’investitore (cedole corpose fisse, bassa barriera e opzione call che consente il richiamo anticipato al valore nominale).

Analisi dinamico-oggettiva

In base alle quotazioni attuali del sottostante, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 992,60 Euro, questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, Data da Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite; verde per aumenti/guadagni) del certificato Unicredit:

se il certificato non è stato richiamato anticipatamente da Goldman Sachs e Tesla non è scesa oltre il 43,72% dall’attuale quotazione, il certificato paga il totale 1287,595 Euro, corrispondente ad un massimo rendimento potenziale lordo a circa 2 anni e 11 mesi del 29,72% (10,32% annuo) rispetto al suddetto prezzo lettera.

Se invece il sottostante scendesse con più forza, il certificato perderebbe comunque meno grazie all’incasso delle 35 cedole garantite: ad esempio, a fronte di un -50% di Tesla, il certificato sperimenta un -27,27%; a fronte di un -60% del sottostante, il prodotto registra un -44,17% e così via.

Codice ISIN del prodotto

  • JE00BLS2TJ66
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