All’interno della gamma di Certificati di Investimento appena emessi da Goldman Sachs, fra i Phoenix Memory Cash, ne balza all’occhio uno di recente emissione che consente di investire indirettamente su 3 società americane appartenenti al macro-settore tecnologico.

A fronte di un impiego di denaro limitato è infatti possibile investire su un portafoglio azionario di 3 aziende tecnologiche ma core businesses differenti. Inoltre, cosa molto importante è l’assoluta efficienza della fiscalità degli Investment Certificates nel recupero delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale.

Informazioni sul portafoglio sottostante

I sottostanti del certificato di Goldman Sachs, quotati in America nel NASDAQ100, sono rappresentati da: Meta Platforms (META), Microsoft (MSFT) e Alphabet Class A (GOOGL).

Le 3 aziende hanno core business differente ma rimangono all’interno della tecnologia per il loro sforzo technology intensive (tutte e 3 fanno massiccio ricorso all’intelligenza artificiale) e sono correlate positivamente.

Inoltre tutte e 3 possiedono una quantità di informazione storica sufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, i bilanci (ricavi ebitda, utili e vari ratios) o quale sia il processo stocastico (mean reverting, random walk o momentum) che muove fondamentalmente il prezzo dei sottostanti analizzati, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.

Dal punto di vista stocastico-tecnico, tutte e 3 le azioni mostrano una proprietà momentum (esponente di Hurst>0,5 con una significatività statistica>92%) sui rendimenti misurati sui dati di chiusura giornalieri nel breve, medio e lungo periodo (1024, 2048 e 4096 rendimenti logaritmici giornalieri sui prezzi di chiusura). A seguire i risultati. Per MSFT si rileva la proprietà Momentum ma è più debole rispetto alle altre, con H che cresce al diminuire del periodo analizzato: H_4096=0,530 con sign. stat.>93,662%;H_2048=0,534 e sign. stat.>92,417%; H_1024=0,559 con sign. stat.>98,350%. Per Alphabet si rileva una forte proprietà momentum, con H e sign. stat. che crescono al diminuire del periodo in esame: H_4096=0,543 con sign. stat.>97,068%; H_2048=0,558 e sign. stat.>99,274%; H_1024=0,568 con sign. stat.>99,237%. Meta, analizzabile però solo sul breve e medio periodo, è quella che però è dominata con più vigore da questo tipo di proprietà: H_1024=0,611 con sign. stat.>99,959%; H_2048=0,611 e sign. stat.>99,997%.

Per quanto riguarda il rischio sistematico, misurato dal ß rispetto il NASDAQ100, è possibile dire questo. Attualmente la metrica rolling a 5 anni, più stabile (e per questo usata nel calcolo del costo del capitale per il WACC del modello DCF), viaggia a +1,05 per MSFT, mentre per META e GOOGL si attesta rispettivamente a +1,24  e +1,01; quindi si può dire di avere un portafoglio in leggermente aggressivo nei confronti del benchmark (+1,1 in media, data la proprietà di additività del Beta), ossia che produce performance mediamente più che proporzionali rispetto al mercato di riferimento: in altre parole, in media, ad un +/-1% del NASDAQ100 corrisponde un +/-1,1% del portafoglio di riferimento. A livello rolling a 1 anno, più sensibile ai cambiamenti di mercato, la metrica si attesta a 0,97 per MSFT, mentre per META e GOOGL risulta pari rispettivamente a 1,43 e 1,06 (+1,15 in media).

Sul fronte della volatilità implicita (per convenzione calcolata sulle opzioni a 30 giorni), si può dire che mediamente contenuta e nella parte bassa dei rispettivi range (almeno dal 2014 ad oggi). Attualmente il maggior peso è attribuibile a META, con una metrica attualmente pari ai 27 punti %; seguono GOOGL e Netflix, rispettivamente intorno al 22% e 17%.

Dal punto di vista fondamentale sono tutte e 3 dei c.d. colossi per capitalizzazione rispetto al NASDAQ100. Zacks classifica attualmente come STRONG BUY GOOGL, mentre META e MSFT sono definite come HOLD (ricordiamo che la classificazione è fatta in base alla metrica earnings suprise, ossia sulla capacità delle aziende di produrre utili superiori/minori a quanto stimato). Inoltre tutte e 3 sono delle “macchine da guerra” nella produzione di Free Cash Flows (FCF) ed è quindi possibile una stima accurata tramite il modello dei Discounted Cash Flows (DCF): in questo caso MSFT è considerata un BUY mentre META e GOOGL sono classificate STRONG BUY. Per Market Screener e Stock Analysis tutte e 3 sono considerate come STRONG BUY.

E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news. In altre parole gli effetti indotti da queste news provocano degli spike al rialzo/ribasso, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale). Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis, e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alla finestra temporale di riferimento della NEWS (in presenza dei bilanci trimestrali/stime ed analisi/nuove tecnologie/prodotti ecc).

Data la proprietà momentum rilevata, la potenziale sottovalutazione e la loro situazione grafica assolutamente favorevole, si consiglia il trading-investing diretto sui sottostanti, con dati giornalieri di chiusura ed anche a ridosso delle News, con tecniche momentum-breakout-trend following.

Se invece non si vuole avere un’esposizione diretta alle azioni in questione è possibile selezionare questo certificato, che offre discreti margini di protezione a livello di barriera e trigger cedolare, il tutto contornato da un buon rendimento annuo potenziale ed una media scadenza.

Si passa ora a spiegare il meccanismo di base del certificato, riassunto nella Struttura e districato nel Funzionamento del Payoff.

Goldman Sachs Certificati Phoenix Memory: Struttura del Certificate

Di seguito la struttura del certificato targato Vontobel:

  • Barriera europea di protezione sul capitale pari al 60% dei valori iniziali
  • Trigger cedole al 60% dei valori iniziali
  • Cedole trimestrali condizionate del 3,75% (max 15,00% annuo sul valore nominale) con effetto memoria
  • Autocall trigger trimestrale osservabile dal 4° trimestre (dal 22.05.2025) e pari al 100% dei valori iniziali
  • Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
  • Valore nominale unitario di 100 Euro
  • Prezzo lettera rilevato a circa 100,10 Euro – intorno alle 12:05 del 11.06.2024 –

Goldman Sachs Certificati Phoenix Memory: Funzionamento del Payoff

Questo Certificato è stato emesso da Goldman Sachs il 31.05.2024, ha data di valutazione finale posta al 24.05.2027 (scadenza/liquidazione 31.05.2027), è negoziato su EuroTLX (Cert-X) ed ha un valore nominale di 100 Euro.

Meccanismo cedolare

Il certificato in questione paga dunque un flusso reddituale periodico trimestrale di 2,66 euro se ogni sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 60% dei valori iniziali; in altre parole il valore dei sottostanti non deve scendere meno del 40% del rispettivo valore iniziale affinché venga elargita la cedola.

In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti i sottostanti risalgono sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.

Meccanismo di rimborso anticipato automatico: Autocall

Inoltre il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger trimestrale, a partire dal 4° trimestre e pari al 100% dei valori iniziali: se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore all’autocall trigger (ossia il valore iniziale) il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del trimestre in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria); in caso contrario la vita del prodotto continua.

Scadenza

A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  1. Se ogni sottostante non scende sotto la barriera (stessa entità del trigger cedolare), posta al 60% dei valori iniziali, il certificato paga il nominale più l’ultima cedola -e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria-;
  2. in caso contrario il certificato replica linearmente la performance del sottostante peggiore (ossia con valore peggiore rispetto a quello iniziale, anche detto Worst Of, WO), pagando un valore pari al valore nominale del certificato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Da notare anche la presenza dell’opzione quanto: nonostante i titoli su cui è scritto il certificato siano denominati in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.

Il portafoglio sottostante e la componente lineare

La situazione attuale sul portafoglio sottostante – di questo Certificato Phoenix Memory targato Goldman Sachs – è la seguente:

GOOGL -> valore iniziale (175,9 USD), Barriera/Trigger Cedola (105,54 USD) ultimo prezzo registrato (chiusura al 10.06.2024 a 175,01 USD, pari al 99,49% del valore iniziale)

MSFT -> valore iniziale (429,17 USD), Barriera/Trigger Cedola (257,502 USD) ultimo prezzo registrato (chiusura al 10.06.2024 a 427,87 USD, pari al 99,70% del valore iniziale)

META -> valore iniziale (474,36 USD), Barriera/Trigger Cedola (284,616 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 10.06.2024 502,6 USD, pari al 105,95% del valore iniziale)

NB: Per ora il WO è rappresentato da GOOGL, che presenta un valore attuale appena al di sotto del rispettivo valore inziale. Inoltre il certificato incorpora un piccolissimo premio sulla componente lineare perché GOOGL si trova al 99,49% ed il prezzo del certificato è superiore a 99,49 Euro.

Analisi dinamico-oggettiva del payoff a scadenza

In base alle quotazioni attuali del WO del certificato, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 100,10 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante WO dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:

Se il certificato a marchio Goldman Sachs non si è estinto anticipatamente paga il nominale più l’ultima cedola condizionata se il sottostante WO non scende oltre il 39,69% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato pagherebbe 131,92 Euro, con un massimo rendimento potenziale lordo a 3 anni intorno al 31,79% (10,70% annuo) rispetto il suddetto prezzo lettera.

Viceversa, se il WO scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore leggermente superiore rispetto all’investimento diretto sul WO stesso. In altre parole il certificato quota con un leggerissimo premio sulla componente lineare, perdendo un valore % appunto poco più che proporzionale a quello di GOOGL.

Codice ISIN

GB00BSG07200

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificate targato Goldman Sachs.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.