All’interno dei Certificati emessi da Barclays, ne balza all’occhio uno in particolare che consente di investire su 4 società americane appartenenti a settori differenti.

In tal modo si dà la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un paniere di azioni – in tema misto – con un impiego di danaro limitato (100€). Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ai dividendi e a eventuali salite dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottiene un flusso cedolare periodico potenziale e una protezione condizionata – da eventuali discese dei sottostanti – sull’investimento fatto.

Cosa molto importante, inoltre, l’assoluta efficienza dei certificati dal punto di vista fiscale. Trattasi infatti di redditi diversi, in quanto derivati cartolarizzati, prodotto tipico utilizzato dall’investitore nella compensazione delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale. Per maggiori informazioni leggi: Recupero Minusvalenze? Sfrutta l’efficienza della fiscalità dei certificati, spunti operativi

Informazioni sui sottostanti

In questo caso, i sottostanti del certificato di Barclays, quotati in America (NYSE), sono rappresentati da Apple (AAPL), Alphabet Class A (GOOGL), JPMorgan (JPM) e Bank of America (BoFA)

Le 4 aziende hanno core business differente ma correlato a coppie, essendo due impegnate nel settore tecnologico (GOOGL e AAPL), e due nel settore bancario (CHASE e BoFA).

Inoltre tutti e 4 i titoli azionari possiedono una quantità di informazione storica sufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, i bilanci o quale sia il processo stocastico che muove fondamentalmente il prezzo dei sottostanti analizzati, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.

Dal punto di vista fondamentale Zacks classifica come Hold AAPL, BAC e GOOGL, mentre assegna un buy a JPMorgan (metrica degli earnings surprise).

Dal punto di vista tecnico-quantitativo emerge questo (si prendono 3 periodi storici sui rendimenti misurati sui prezzi di chiusura giornalieri, uno di medio periodo di 1024 osservazioni – da fine dicembre 2019 ad oggi -, uno di medio-lungo di 2048 osservazioni – da aprile 2015 – e uno di lungo termine di 4096 osservazioni – da ottobre 2007 ad oggi -): per Apple in tutti e 3 i periodi si osserva una forte proprietà trend following (Hurst~=0,58 e sign. statistica oltre 99%); per GOOGL questa proprietà momentum resta ma è meno evidente di Apple, sia sul lungo periodo che sul medio periodo (H4096=0,53 con sign. statistica superiore al 98% e H1024=0,56 e sign. stat.>0,95), mentre sul medio-lungo si affievolisce (statisticamente parlando con pvalue=6,934% di e H2048=0,54); per JPM si osserva un forte momentum sul medio e medio-lungo termine  (H1024=0,57  e H2048=0,61 , entrambi con p-value<2%), mentre sul lungo periodo non si distingue da un random walk (H4096=0,51 con sign.stat=52,39%); per BAC invece questa proprietà rimane forte su tutti e 3 i periodi analizzati.

E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news/ufficialità/stime/bilanci trimestrali. In altre parole gli effetti indotti da queste news provocano degli spike al rialzo/ribasso, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale). Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis, e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alla finestra temporale di riferimento (in presenza dei bilanci trimestrali/stime ed analisi/ufficialità di nuove tecnologie ecc).n

Per quanto riguarda il rischio sistematico, il ß, è possibile dire questo. Almeno dal 2014 ad oggi BAC è sempre stata aggressiva mentre risultano erratici gli altri 3 titoli (mutano o hanno mutato da difensivi ad aggressivi e/o viceversa). Attualmente la metrica viaggia a +1,41 per BAC, mentre per AAPL, JPM e GOOGL si attesta rispettivamente a +1,29, +1,13 e +1,05; quindi si può dire di avere un portafoglio in media aggressivo nei confronti del benchmark (+1,22), ossia che produce performance mediamente più che proporzionali rispetto al mercato di riferimento.

Sul fronte della volatilità implicita (per convenzione calcolata su un “forward period” di 30 giorni) si può dire che attualmente il portafoglio presenta una metrica mediamente non troppo elevata. Attualmente il maggior peso è dato da GOOGL con una volatilità implicita media pari ai 29 punti percentuali; seguono AAPL, BAC e JPM rispettivamente a circa il 23%, 22% e 16%.

Infine 3 sottostanti su 4 (tutti ad eccezione di GOOGL, che è quello che ha il maggior peso sulla vola. implicita)  elargiscono i dividendi necessari alla strutturazione del prodotto.

Si passa ora a illustrare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo, ricavabili anche dal sito per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).

Barclays Certificati Phoenix Memory: struttura del certificate

A seguire la struttura del prodotto di Barclays:

  • Barriera europea di protezione sul capitale pari al 60% dei valori iniziali
  • Trigger cedole al 60% dei valori iniziali
  • Cedole mensili condizionate dello 0,84% (massimo 10,08% annuo sul taglio nominale di 100 Euro)
  • Autocall trigger mensile osservabile dal 18.10.2024 (9° mese) e pari al 100% dei valori iniziali
  • Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
  • Scadenza a 3 anni
  • Valore nominale unitario di 100 Euro
  • Prezzo lettera rilevato a circa 102,00 Euro – intorno alle 14:00 del 29.01.2024 –

Barclays Certificati Phoenix Memory: funzionamento del payoff

Il prodotto è stato emesso il 23.01.2024 e ha data di valutazione finale posta al 19.01.2027 (liquidazione il 26.01.2027), è negoziato su EuroTLX (Cert-X) ha un valore nominale di 100 euro.

Il Certificato di Barclays permette sostanzialmente agli investitori di ricevere premi periodici (ossia delle cedole, degli importi pagati con cadenze prestabilite ed in funzione del rischio espresso dai sottostanti) di 0,84 euro nel caso in cui il valore delle azioni sottostanti, nelle date di osservazione mensili, ha un valore pari o superiore al livello della Barriera, posto per questa emissione al 60% del valore iniziale (in altre parole i sottostanti non devono scendere sotto il 40% del rispettivo valore iniziale); in caso contrario non viene pagata alcuna cedola

Tuttavia, grazie all’effetto memoria, i premi eventualmente non pagati in precedenza non vengono persi ma saranno corrisposti successivamente se, in una delle successive date di osservazione, la condizione del pagamento sarà soddisfatta – ovvero quando il valore di tutti i sottostanti risiede sopra la barriera –

Dal 9° mese il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger mensile, pari al 100% dei valori iniziali, aumentando le probabilità del rimborso anticipato. In pratica, ad ogni data di valutazione si hanno due scenari:

  1. se il prezzo dei sottostanti è pari o superiore all’autocall trigger (ossia pari o superiore al prezzo iniziale) il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del trimestre in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria);
  2. in caso contrario la vita del prodotto continua.

NB: In altre parole, se scatta il meccanismo di autocall alla prima data il certificato di Barclays elargisce 9 cedole più il nominale. Altrimenti si passa alla seconda data ecc.

A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  • se alla data di valutazione finale il valore dei sottostanti risulta pari o superiore alla barriera (stessa entità del trigger cedolare) il certificato paga il nominale più l’ultima cedola e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria. In altre parole si otterrebbero 36 cedole più il nominale.
  • in caso contrario il certificato di investimento replica linearmente la performance del sottostante peggiore (caratteristica Worst Of ,WO, ossia con valore finale inferiore rispetto al valore inziale), pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) dell’azione peggiore.

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Il portafoglio sottostante e la componente lineare

La situazione attuale sui sottostanti di questo Certificato targato Barclays è la seguente:

AAPL -> valore iniziale/trigger autocall (188,63 USD), Barriera/trigger cedola (113,178 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 22.01.2023 a 192,42 USD, pari al 102,01% del livello iniziale)

JPM-> valore iniziale/trigger autocall (167,42 USD), Barriera/trigger cedola (100,452 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 22.01.2023 a 172,28 USD, pari al 102,90% del livello iniziale)

BAC -> valore iniziale/trigger autocall (31,73 USD), Barriera/trigger cedola (19,038 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 22.01.2023 a 33,43 USD, pari al 105,36% del livello iniziale)

GOOGL-> valore iniziale/trigger autocall (143,48 USD), Barriera/trigger cedola (86,088 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 22.01.2023 a 152,185 USD, pari al 106,07% del livello iniziale)

NB: Per ora il WO è rappresentato da AAPL e il valore attuale di tutti i sottostanti risulta posizionato sopra il relativo livello iniziale. Inoltre, dato che Apple si trova al 102,01% del valore iniziale e che il certificato quota in lettera a 102 Euro si può dire che il prodotto quota esattamente sulla componente lineare del Worst Of.

Analisi dinamico-oggettiva del payoff a scadenza

In base alle quotazioni attuali del sottostante WO del certificato di Barclays, e un prezzo lettera (= di acquisto per l’investitore) di circa 102 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:

Se il certificato non si è estinto anticipatamente paga il nominale più l’ultima cedola condizionata se il sottostante WO non scende oltre il 41,69% dall’attuale quotazione. Considerando la massima redditività potenziale, il certificato pagherebbe 130,24 Euro (il nominale più 36 cedole), con un rendimento potenziale lordo a circa 3 anni del 24,33% (7,33% annuo) rispetto al suddetto prezzo lettera.

In caso contrario, se il WO scendesse con più forza, il certificato perderebbe, in %, un valore esattamente uguale rispetto all’investimento diretto su APPL stessa. In altre parole il certificato quota proprio sulla componente lineare.

Codice ISIN del prodotto

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificate.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.